Fatti di Genova del 30 giugno 1960: differenze tra le versioni

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A rendere ancora più incandescente la situazione intervenne la notizia riportata dal quotidiano [[Il Giorno]]<ref>''L'Msi riporta Basile a Genova'', articolo de [[Il Giorno]], del 29 giugno 1960, citato in nota a Guido Crainz, ''Storia del miracolo italiano: culture, identità, trasformazioni fra anni cinquanta e sessanta'', Donzelli Editore, 2005, ISBN 978-88-7989-945-1, [http://books.google.com/books?id=mobVN9vSUVsC&lpg=PA172&dq=Carlo%20Emanuele%20Basile&hl=it&pg=PA172#v=onepage&q&f=false p. 172]</ref> della partecipazione ai lavori del congresso di [[Carlo Emanuele Basile]], sottosegretario all'Esercito e prefetto della città ai tempi della [[Repubblica Sociale Italiana]]<ref>Nicola Tranfaglia, ''L'Italia repubblicana'' (p. 307) in ''La storia'' (Mondadori)</ref>. Basile era conosciuto a Genova per gli ''editti'' del marzo 1944<ref>[http://www.uniurb.it/giornalismo/lavori2004/difrancescantonio/prigionia.html prigionia] <br /> In un decreto Basile scriveva {{citazione|Agli operai un ultimo avviso (...) Vi avverto che qualora crediate che uno sciopero bianco possa essere preso dall’Autorità come qualcosa di perdonabile, vi sbagliate, questa volta. Sia che incrociate le braccia per poche ore, sia che disertiate il lavoro, in tutt'e due i casi un certo numero di voi tratti a sorteggio verrà immediatamente (...) inviato, non in Germania, dove il lavoratore italiano è trattato alla medesima stregua del lavoratore di quella Nazione nostra alleata, ma nei campi di concentramento dell’estremo Nord, a meditare sul danno arrecato alla causa della Vittoria|Decreto del prefetto reperibile sul sito dell'[http://www.anpimarassi.it/public/comunicati.htm [[ANPI]] [[Marassi]]]}}</ref> contro lo [[sciopero bianco]] e le proteste indette dagli operai, a cui succedette nel mese di giugno la deportazione di alcune centinaia di lavoratori nei campi di lavoro della Germania nazista<ref name=basile>[http://archiviostorico.corriere.it/1996/dicembre/16/SALO_Storie_sommersi_salvati_co_0_96121615436.shtml Salò Storie di sommersi e salvati], articolo de [[Il Corriere della Sera]], del 16 dicembre 1996</ref><ref>Secondo [http://www.webalice.it/amagonio/Diario/note_06-44.htm Note Storiche Relative al Mese di Giugno del 1944], dal sito "''Diario di Guerra''" riportante l'esperienza di deportato dell'operaio dell'[[Ansaldo]] Mario Magonio si sarebbe trattato di oltre 2.000 operai deportati in Germania</ref><ref>Secondo lo storico e membro del [[Movimento Sociale Italiano]] [[Giorgio Pisanò]] - ''Storia della Guerra Civile in Italia 1943-1945'', 1968, p. 1050, si trattava di circa 400 operai, dei quali una parte deportati in Germania gli altri spostati in altre industrie del Piemonte e della Lombardia. Per Pisanò, Basile ordinò la serrata delle fabbriche fingendo un provvedimento di rigore che in realtà serviva a svuotare gli stabilimenti per impedire retate. I provvedimenti, tuttavia, non ebbero successo, perché appena finita la serrata le forze tedesche circondarono nuovamente gli stabilimenti rastrellando a caso le maestranze. Sempre secondo Pisanò, proprio questa sua attività di sabotaggio delle iniziative tedesche (dietro la facciata dei proclami minacciosi) spinse i nazisti a fare pressioni su Mussolini affinché fosse destituito. Basile fu trasferito ad altro incarico qualche settimana dopo questi fatti e dopo un furioso alterco con ufficiali tedeschi, che aveva fatto cacciare via dal proprio ufficio alla notizia delle avvenute retate d'operai</ref>. Per le sue azioni durante la guerra Basile verrà prima assolto, poi condannato a morte, per poi essere nuovamente assolto dopo ulteriori ricorsi, grazie anche ad una serie di amnistie e condoni, continuando nel dopoguerra la sua attività politica all'interno dell'MSI<ref name=basile /><ref>Franco Giannantoni, Ibio Paolucci, ''Giovanni Pesce "Visone", un comunista che ha fatto l'Italia: l'emigrazione, la guerra di Spagna, Ventotene, i Gap, il dopoguerra'', Edizioni Arterigere, 2005, ISBN 978-88-89666-00-5, [http://books.google.com/books?id=CkcQv_uaQO4C&lpg=PA233&dq=Carlo%20Emanuele%20Basile&hl=it&pg=PA233#v=onepage&q&f=false pag 233]</ref>.
 
Secondo Donato Antoniello e Luciano Vasapollo in ''Eppure il vento soffia ancora'' (2006) la presenza di [[Carlo Emanuele Basile]] invece sarebbe stata annunciata dai dirigenti del MSI insieme a quella di [[Junio Valerio Borghese]]. I due saggisti citano come riferimento il libro di [[Nicola Tranfaglia]] ''Le Piazze''<ref>[http://books.google.it/books?id=lRera4l7kWcC&lpg=PA98&ots=SP5Tp_7ivR&dq=tranfaglia%20prefetto%20basile%20genova&pg=PA98#v=onepage&q&f=false da google libri]</ref>. L'ipotesi relativa alla possibile presenza di Borghese è saltuariamente ricordata dalla pubblicistica che tratta di questi avvenimenti (anche solo per smentirla).<ref>[http://www.ilgiornale.it/genova/ecco_come_si_creo_clima_adatto_disordini_piazza/30-06-2010/articolostampa-id=457351-page=1-comments=1 Ecco come si creò il clima adatto ai disordini di piazza], articolo de [[Il Giornale]], del 30 giugno 2010</ref><ref>Intervista a Giovanni Agosti (operaio genovese deportato a [[Campo di concentramento di Mauthausen-Gusen|Mauthausen]] e dal 1966 console della [[Compagnia unica del porto di Genova]]), in Alessandro Benna, Lucia Compagnino, ''30 giugno 1960 - La rivolta di Genova nelle parole di chi c'era'', Fratelli Frilli Editore, ISBN 88-7563-117-4, p. 106</ref>
 
È stato ipotizzato che la presenza di Basile fosse un errore dovuto a un caso di omonimia, e a essere ospite al congresso sarebbe stato [[Michele Basile (politico)|Michele Basile]], avvocato di Vibo Valentia<ref>Si veda ''I delegati delle federazioni d'Italia'', «Il Secolo d’Italia», 30 giugno 1960. La presenza «innocua» di Michele Basile venne ricordata anche in una lettera del 2003 scritta da Francesco Ryllo (nel ’60 delegato provinciale missino di Catanzaro) al Corriere della Sera, cfr. "Verità storica. Il governo Tambroni", (lettere al direttore Paolo Mieli), «Corriere della Sera», 18 dicembre 2003 [http://archiviostorico.corriere.it/2003/dicembre/18/LETTERE_CORRIERE_co_0_031218099.shtml]</ref> e futuro senatore dell'MSI nella [[IV Legislatura della Repubblica Italiana|IV Legislatura]]<ref>[http://www.senato.it/leg/04/BGT/Schede/ProcANL/ProcANLscheda10129.htm Convalida del senatore Michele Basile in sostituzione del senatore Michele Barbaro (deceduto)], dal sito del Senato</ref>.