Supermarine Spitfire: differenze tra le versioni

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Lo stesso Duncan Smith, amico dell'altro grande asso britannico, Douglas Bader, e padre dell'omonimo leader del Partito conservatore si era misurato con un altro caccia della Serie 5, il [[Reggiane Re.2005]], restandone ancor più impressionato «Essendomi scontrato in un duello aereo con un Reggiane 2005», racconta sempre in ''Spitfire into battle'', «sono convinto che sarebbe stato molto difficile per noi, spuntarla, con i nostri Spitfire, se gli italiani o i tedeschi avessero avuto qualche stormo equipaggiato con questi aerei all'inizio della campagna di Sicilia o in operazioni da Malta. Veloce, e con eccellente manovrabilità, il Reggiane 2005 era complessivamente un superbo aeroplano. (...) Né il Macchi 205, né il Messerschmitt 109G poteva stare alla pari del Reggiane 2005 in manovrabilità e velocità di salita. Penso che fosse il miglior aereo prodotto dall'Italia nella seconda guerra mondiale».<ref name="Duncan-Smith 1981, pag. 173">Duncan-Smith 1981, pag. 173.</ref>
Ma anche il [[Reggiane Re.2001]], pur meno veloce e meno armato, poteva dare molto filo da torcere allo Spitfire V, nel combattimento manovrato, come ricorda l'asso britannico Laddie Lucas, nel suo ''Malta: The thorn in Rommel's side''.
 
<blockquote> Il 13 luglio 1942, su Malta, Jack Rae, allora in procinto di diventare uno dei più dotati piloti neozelandesi e il suo abile numero 2, Alan Yates, del 249 Squadron, avvistarono un Reggiane che stava per lasciare il combattimento e tornare alla base. Quello che seguì diede a Rae un tale shock che gli restò vivamente impresso per mezzo secolo. "Non ero mai stato coinvolto in una tale complessa serie di acrobazie prima di allora, mentre lo inseguivo. In due occasioni quasi entrai in vite per seguire le sue manovre. Trovavo difficile riuscire ad ottenere una posizione vantaggiosa per aprire il fuoco, mentre il pilota italiano, a più riprese, arrivò pericolosamente vicino a colpirmi. Alla fine il suo motore iniziò a fumare e sapevo di avere danneggiato la sua coda. Trovandoci nel mezzo dello stretto di Sicilia, però, con poco carburante e poche munizioni, decidemmo di invertire la rotta, per non rischiare di trovarci in difficoltà se attaccati a nostra volta. Ma mentre viravamo per tornare alla base, lasciando il nostro avversario che fumava copiosamente, con mio grande stupore mi avvidi che anche lui aveva virato. Ci sferrò un ultimo attacco, in segno di sfida, tanto per mostrare che cosa pensava di una coppia di Spitfire."<ref>Lucas 1993, pagg. 251-252.</ref> </blockquote>
 
== Con la "Stella Rossa" dell'URSS ==