Google Libri: differenze tra le versioni

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== Storia ==
Google Books nasce nel 2004, con il nome di Google Print, e viene presentato al pubblico la prima volta alla [[Fiera del libro di Francoforte|Buchmesse]] di [[Francoforte sul Meno|Francoforte]].<ref>{{Cita web | titolo= Google Begins Book-Excerpt Technology | operasito= [[New York Times]] | data= 7 ottobre 2004 | url=http://query.nytimes.com/gst/fullpage.html?res=9C05E2D9173BF934A35753C1A9629C8B63}}</ref> Tra i primi editori che stipulano accordi commerciali con Google si trovano Blackwell, [[Cambridge University Press]], the University of Chicago Press, Houghton Mifflin, Hyperion, [[The McGraw-Hill Companies|McGraw-Hill]], [[Oxford University Press]], Pearson, Penguin, Perseus, Princeton University Press, Springer, Taylor & Francis, Thomson Delmar e Warner Books.<ref>{{Cita web | titolo= History of Google Book Search | operasito= Google Book Search: News & Views | url=http://books.google.com/googlebooks/newsviews/history.html | accesso=29 febbraio 2008}}</ref>
 
A dicembre Google annuncia l'iniziativa Google Print Library Project, che prevede l'accordo con numerose biblioteche pubbliche e universitarie di alto livello per la digitalizzazione di circa 15 milioni di volumi e la loro messa a disposizione nell'interfaccia di ricerca nell'arco di un decennio. L'annuncio suscita le reazioni delle associazioni degli editori e degli autori, dato che il processo di digitalizzazione coinvolgerà anche opere coperte dal diritto d'autore.
 
Nell'edizione della Buchmesse del 2005 viene presentata l'interfaccia di Google Print nelle principali lingue europee.<ref>{{Cita web | autore= Giacomo Dotta | titolo= Google Print ufficialmente in Italia | operasito= Webnews | data= 18 ottobre 2005 | url=http://www.webnews.it/news/leggi/3083/google-print-ufficialmente-in-italia/}}</ref>
A novembre del 2005 Google Print cambia nome in Google Book Search.<ref>{{Cita web | autore= Jen Grant | titolo= Judging Book Search by its cover | operasito= Googleblog | formato=blog | data= 17 novembre 2005 | url=http://googleblog.blogspot.com/2005/11/judging-book-search-by-its-cover.html}}</ref>
 
Il 10 dicembre 2012 sono cominciate le scansioni dei libri della [[Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze]] e di quella di Roma, parte dell'accordo che prevede la scansione in Italia da parte di Google di almeno mezzo milione e al massimo un milione di libri nel [[pubblico dominio]].<ref>[http://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/MibacUnif/Comunicati/visualizza_asset.html_298253648.html Digitalizzazione del patrimonio librario: parte il progetto MiBAC-Google].</ref>
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Sul sito di Google Ricerca libri è presente una selezione di dichiarazioni ufficiali di rappresentanti delle maggiori biblioteche coinvolte nel progetto di digitalizzazione, con il link ai comunicati stampa ufficiali.<ref>http://books.google.it/intl/it/googlebooks/partners.html Biblioteche partner di Google ricerca libri</ref>
 
Sul sito ufficiale per altro non viene offerta una lista completa delle biblioteche che hanno aderito al progetto. A dicembre 2007, la Columbia University sul blog ufficiale viene accolta come la ventottesima istituzione ad aderire al progetto.<ref>{{Cita web | autore= Gabriel Stricker | titolo= Columbia University joins the Google Book Search Library Project | operasito= Inside Google Book Search | formato= blog | data= 13 dicembre 2007 | url=http://booksearch.blogspot.com/2007/12/columbia-university-joins-google-book.html}}</ref>
 
Per quanto riguarda invece gli editori che hanno stipulato accordi con il Programma Partner, sono noti ufficialmente solo i due "casi di successo" presentati nelle pagine di Google, Arcadia Publishing e Crossway Books.
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La Authors Guild of America<ref>{{Cita web |titolo=Authors Guild Sues Google, Citing "Massive Copyright Infringement" | url=http://www.authorsguild.org/news/sues_google_citing.htm |data=20 settembre 2005 |formato=comunicato stampa |editore=The Authors Guild |accesso=29 febbraio 2008}}</ref> e l'Associazione degli editori americani<ref>{{Cita news |autore=Gilbert Alorie |titolo=Publishers sue Google over book search project |url=http://news.com.com/Publishers+sue+Google+over+book+search+project/2100-1030_3-5902115.html |pubblicazione=CNET News |data=19 ottobre 2005 |accesso=29 febbraio 2008 }}</ref> hanno separatamente citato in giudizio Google per una "estesa violazione del [[copyright]]". Google ha risposto sostenendo che il suo progetto digitalizzazione rappresenta un [[fair use]] dei materiali posseduti dalle biblioteche, e che è l'equivalente digitale della scheda catalografica tradizionale, nel quale però ogni parola del testo viene indicizzata.
 
A febbraio 2005 [[Jean-Noël Jeanneney]], presidente della [[Bibliothèque nationale de France|Biblioteca nazionale francese]], ha duramente attaccato il progetto di Google perché vi ravvisava il rischio di una eccessiva egemonia della cultura anglosassone su quella europea<ref>{{Cita web |autore= Stefano Montefiori |titolo=Parigi vs Google: Sapere on line? Imperialismo | url=http://www.corriere.it/Primo_Piano/Scienze_e_Tecnologie/2005/02_Febbraio/19/google.shtml |data=19 febbraio 2005 |operasito= Corriere della sera |accesso=4 marzo 2008}}</ref><ref>
Da parte delle autorità europee c'è, però, la responsabilità di non aver adeguato la normativa ad esempio proprio sulle ''opere fuori catalogo'' in cui la normativa statunitense risulta nel complesso più favorevole all'organizzatore di biblioteche digitali.</ref>. La transazione permetterà poi solo ai frequentatori delle biblioteche e delle università statunitensi il libero accesso a milioni di libri<ref>[http://books.google.com/intl/it/googlebooks/agreement/ Google Books]</ref>.