Conti del Tirolo: differenze tra le versioni

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== Dai conti ''di'' Tirolo ai conti ''del'' Tirolo ==
L'origine del titolo nobiliare nasce da un'usurpazione, attuata dal consortile nobiliare dei [[Tirolo]] (che aveva come sede principali dei suoi domini [[castel Tirolo]], che sorge nei pressi dell'odierna [[Merano]]), nei confronti dei legittimi detentori dei titoli comitali in quei territori, i [[Principato vescovile di Trento|principi-vescovi di Trento]] e di [[Principato Vescovile di Bressanone|Bressanone]] (sin dall'[[XI secolo]] principi legittimi di quelle terre), attuata attorno alla metà del [[XIII secolo]].
In precedenza i Tirolo erano stati 'advocates' dei vescovi (in competizione con altre famiglie signorili, sulle quali riuscirono a prevalere), ovvero coloro ai quali i vescovi affidavano le prerogative militari sui loro territori, su mandato dell'[[imperatore del Sacro Romano Impero]] di Germania, del quale i principi-vescovi erano diretti vassalli, ammessi alla dieta imperiale con diritto elettivo. Attorno al [[1259]], con l'ascesa di [[Mainardo II di Tirolo-Gorizia|Mainardo II]], vero fondatore della potenza tirolese, i conti di Tirolo divennero, di fattifatto, conti ''del'' Tirolo.<ref>Josef Riedmann et al. (a cura di), ''Il sogno di un principe: Mainardo II - la nascita del Tirolo. Mostra storica del Tirolo 1995, Castel Tirolo, Stift Stams (Catalogo)'', Tirolo: Museo Provinciale di Castel Tirolo, 1995.</ref> Successivamente nel corso del [[XIV secolo]], quando la dinastia dei Tirolo-Gorizia si estinse e la [[conte]]a passò per questioni dinastiche agli [[Asburgo]], l'uso del termine e il relativo titolo nobiliare vennero riconosciuti dall'imperatore stesso.
 
* Alberto I (1128-1140)