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Iscrittosi al [[Partito Popolare Italiano (1919-1926)|Partito Popolare]] nel [[1919]], [[antifascismo|antifascista]], fu dirigente della [[Democrazia Cristiana]] nella clandestinità e quindi membro del [[Comitato di Liberazione Nazionale|CLN]] Alta Italia. Nel 1942, durante la Seconda Guerra Mondiale, operò in Slovenia come ufficiale superiore, combattendo la Resistenza locale; più tardi il suo nome sarebbe stato incluso in un elenco di criminali di guerra, ma la sua estradizione, richiesta dall'Esercito di liberazione jugoslavo, non sarebbe mai stata concessa dal governo italiano.
 
Partecipò con [[Riccardo Lombardi (politico)|Riccardo Lombardi]], [[Sandro Pertini]] e [[Raffaele Cadorna Jr]] allo storico incontro all'arcivescovado di [[Milano]] nel quale venne trattata, per iniziativa del [[cardinale]] [[Alfredo Ildefonso Schuster|Schuster]], la resa di [[Benito Mussolini]]. Partecipò alla [[Assemblea Costituente della Repubblica Italiana|Costituente]], e fu sottosegretario (alla Pubblica istruzione, [[1945]]; alla Giustizia, [[1946]]; agli Interni, [[1947]]-[[1948]]) nonché ministro[[Ministri del Lavorolavoro e della Previdenzaprevidenza Socialesociale della Repubblica Italiana|Ministro del lavoro e della previdenza sociale]] ([[1950]]).
 
[[Bibliofilia|Bibliofilo]] e [[Mecenatismo|mecenate]] profondamente affezionato a [[Borgomanero]], lasciò alla città la villa di famiglia e il grande parco circostante affinché vi venisse istituita una [[Biblioteca]] e Casa di Cultura, che oggi porta il suo nome ([http://www.fondazionemarazza.it/web/index.asp www.fondazionemarazza.it]).