Impero romano: differenze tra le versioni

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Poco dopo essere stato nominato imperatore dall'esercito con il consenso del Senato, Gordiano III decise di affrontare l'impero persiano, rinato sotto la nuova dinastia dei [[Sasanidi]]. Gordiano III affiancò come proprio consigliere il prefetto Temesiteo. Tuttavia morì durante il conflitto e venne sostituito da Giunio Filippo, figlio di un cittadino romano dell'Arabia.
 
 
Nel [[244]] il prefetto Giunio Filippo, chiamato [[Filippo l'Arabo]] per le sue origini, tradì il suo imperatore e ne prese il posto, affrettandosi a stipulare una pace con i [[Persiani]]. Poi raggiunse immediatamente la zona del [[Danubio]] per affrontare e sconfiggere i [[Carpi (popolo)|Carpi]]. Filippo l'Arabo è ricordato come l'imperatore che organizzò e celebrò, nel 248, i giochi e gli spettacoli per i mille anni della fondazione di [[Roma antica|Roma]]. L'imperatore (paradossalmente un "non-romano") predispose che tale festività dovesse essere celebrata con giochi grandiosi (lotte gladiatorie ed esibizioni di animali esotici) sia per celebrare nel modo più solenne l'evento, sia per dimostrare la forza e la grandezza dell'[[Impero]]. Una grandezza oramai del tutto apparente se si pensa che a distanza di pochi mesi dall'evento i [[goti]] forzeranno il ''[[Limes romano|limes]]'' mettendo la [[Grecia]] a ferro e fuoco, devastando [[Atene]] e [[Sparta]]. Nel [[249]] Filippo l'Arabo morì in battaglia (o venne forse assassinato dai propri uomini), mentre si scontrava nei pressi di Verona con Decio, proclamato imperatore dalle legioni pannoniche.