Metodo (filosofia): differenze tra le versioni

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==Età moderna==
Dalla metà del XVI secolo accanto al metodo sillogistico e a quello euclideo si teorizza l'utilità per la ricerca scientifica del metodo basato sul procedimento di analisi e sintesi derivante dalla eredità matematica alessandrina e dalle nuove scienze della natura che mostravano la necessità di un metodo fondato sull'induzione e l'ipotesi. Le nuove discipline derivate dalla fisica, come la dinamica e la cinematica, mettevano da parte il metodo aristotelico e ci si riferiva all'analisi quantitativa per la comprensione del movimento dei corpi e alla ricerca delle cause efficienti per la definizione dei fenomeni naturali.
 
===Metodo baconiano===
Nel ''Novum Organum'' (1620) Bacone pone i primi elementi del metodo sperimentale galileiano. Il suo metodo empiristico-induttivo in realtà è molto diverso da quello sperimentale: Bacone si rifa a un certo sistema di ordinamento e classificazione della retorica rinascimentale e ignora quasi del tutto la funzione della matematica. Alla parte distruttiva del Nuovo Organo con l'elenco degli idola segue genericamente l'indicazione di un metodo basato sull'osservazione e l'enumerazione dei casi particolari di un determinato fenomeno per arrivare a una legge universale. La matematica è esclusa dalla procedura poiché Bacone è convinto che la natura sia un intrigo, una "selva" di fenomeni che essa custodisce e che bisogna invece sottrarle con la forza con le stesso metodo usato nella procedura giudiziaria: «i segreti della natura si rivelano sotto la tortura degli esperimenti più di quando seguono il loro corso naturale <ref>F. Bacone, ''Nuovo Organo'', I, § 98</ref>.»
 
==Note==