Aniene: differenze tra le versioni

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L'abbondanza e la continuità delle acque che lo alimentano fanno dell'Aniene un fiume di buona portata, che fu infatti utilizzato fin dall'antichità per alimentare [[acquedotti di Roma|acquedotti]], e successivamente come risorsa per la produzione industriale locale e per la [[produzione di energia elettrica]].
 
La captazione delle acque dell'Aniene ha una lunga storia: comincia a metà del [[II secolo a.C.]] con il primo acquedotto fatto costruire (o secondo altri restaurato) dal pretore [[Quinto Marcio]] Filippo Rege, al quale fino all'età dei Claudi se ne aggiunsero altri due, sulla stessa direttrice e in alcuni punti sovrapposti o paralleli. Da qui il nome di [[acqua Marcia]] che l'insieme di queste acque assunse e mantiene nell'approvvigionamento idrico di Roma (al quale ancora contribuisce).
 
In età romana sorsero lungo tutta la val d'Aniene numerose [[Villa romana|ville romane]], tra cui quella di [[Nerone]] a [[Subiaco]]. Nel Medioevo poi la zona divenne rifugio di popolazioni in fuga dai barbari e sede di castelli, eremi e [[monastero|monasteri]] (spesso insediati sulle antiche strutture romane), il più noto dei quali è il [[San Benedetto da Norcia|monastero benedettino di Subiaco]].