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Resti fossili
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{{Tassobox
|nome= CirripediaCirripedi
|statocons=
|statocons_versione=
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** Ordine [[Pedunculata]] {{Zoo|[[Jean-Baptiste Lamarck|Lamarck]], 1818 }}
** Ordine [[Sessilia]] {{Zoo|Lamarck, 1818}}
 
== Resti fossili ==
Lo studio dei fossili di Cirripedia è stato largamente approfondito da [[Charles Darwin]]<ref name=monograph>{{cita libro| autore = Darwin, C. R.| wkautore=charles Darwin| anno= 1851 |titolo= A monograph of the sub-class Cirripedia, with figures of all the species. The Lepadidæ; or pedunculated cirripedes|url=http://darwin-online.org.uk/content/frameset?itemID=F339.1&viewtype=text&pageseq=1|accesso=25 giugno 2015| città= Londra| editore= The Ray Society| volume= 1}}</ref>, che ne ha classificato numerose specie, confermando che questi animali hanno una lunga storia geologica che permette di valutare le specie contemporanee. Darwin iniziò a raccogliere esemplari sudamericani, per poi spostarsi su esemplari europei, principalmente del [[Cretacico]]. Le deduzioni da lui tratte durante i suoi 8 anni sui cirripedi, sono valide a tutt'oggi. Darwin scrisse che molti scalpellidi erano apparsi nel [[Giurassico]], per poi diffondersi estensivamente nel Cretacico, raggiungendo il massimo durante il [[Triassico]]; la linea dell'evoluzione da una specie all'altra è identificabile così come la vicinanza fra specie e generi di cirripedi<ref name=monograph/>.
 
Withers ha pubblicato numerosi articoli sui fossili di cirripedi, stabilendo una base di 22000 esemplari classificati in 217 specie che ne illustra la storia tassonomica<ref>{{cita libro|autore= T.H. Withers| anno = 1928 | titolo = Catalogue of fossil Cirripedia in the Department of Geology | volume= I. Triassic and Jurassic| editore= British Museum (Natural History)| città = Londra}}</ref>.
 
I primi reperti fossili riconducibili ai Cirripedia sono molto antichi, provengono da ''[[Priscansermarinus]]'' del [[Cambriano medio]] (sui 500 milioni di anni fa}}),<ref name=Foster1987>{{cita libro |autore=B. A. Foster | autore2= J. S. Buckeridge |anno=1987 | titolo=Barnacle palaeontology| lingua=en |pp=41–63}}</ref>, ma non vi sono resti scheletrici fino al [[Neogene]] (l'era più recente, gli ultimi 20 milioni di anni)<ref name=Doyle1997/>. Tracce fossili di lasciate da specie Acrothoracica (''[[Rogerella]]'') sono abbastanza comuni e databili dal [[Devoniano]] ad oggi.
 
Nello studio dei paleo-mari, i fossili di cirripedi servono a valutarne la profondità: il grado di usura del fossile indica la distanza sulla quale è stato trasportato, suggerendo che l'animale viveva in acque poco profonde per poi rompersi quando è stato portato dalle correnti a profondità maggiori. Lo stato dei fossili e il danno subito portano quindi informazioni sulla storia tettonica della regione<ref name=Doyle1997>{{cita pubblicazione | autore = P. Doyle | coautori= A. E. Mather, M. R. Bennett, A. Bussell | anno = 1997 | titolo = Miocene barnacle assemblages from southern Spain and their palaeoenvironmental significance | rivista = [[Lethaia]] | volume = 29 | numero = 3 | pp = 267–274 | doi = 10.1111/j.1502-3931.1996.tb01659.x}}</ref>.
 
Altri fossili di cirripedi sono serviti da punti di riferimento per la classificazione, come l'<nowiki/>''[[Archaeolepas redtenbacheri]]'' (Germania), il ''[[Praelepas jaworski]]'' del [[Carbonifero]] (Russia), il ''[[Brachylepas naissanti]]'' o il ''[[Cyprilepas Holmi]]'' del [[Siluriano]] superiore (Estonia).
 
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File:Chesaconcavus top view.jpg|''Chesaconcavus'', Cirripedia del [[Miocene]] dal [[Maryland]].
File:Balanus improvisus on Mya arenaria shell.jpg|''[[Balanus improvisus]]'', uno dei numerosi esemplari studiati da Darwin.
File:Megabalanus on breccia.JPG|''[[Megabalanus]]'' del [[Messiniano]], limato dalla sabbia e poi fossilizzato.
 
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==Importanza economica==