Coda Chiazzata: differenze tra le versioni

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Pur essendo guerriero non meno valoroso e fiero del coetaneo Nuvola Rossa, Coda Chiazzata aveva compreso prima del capo guerriero Oglala che la guerra contro i bianchi avrebbe portato alla distruzione del suo popolo e doveva, pertanto, essere intrapresa soltanto come extrema ratio a fronte di situazioni di estrema gravità; sviluppò, quindi, una tecnica di trattativa molto oculata, utilizzando la conoscenza della lingua inglese per evitare di affidarsi alla traduzione degli interpreti, e mirò a dimostrare flessibilità in merito alle questioni di scarsa importanza o di puntiglio, mantenendo rigorosa fermezza in ordine a quelle di sostanziale importanza, imparando ad avvalersi in sede di trattativa di strumenti propri dei bianchi; per esempio, nel 1875, all'epoca delle trattative pretese dal Governo USA per ottenere la cessione dei Black Hills in seguito alla scoperta dell'oro, Coda Chiazzata si rivolse a esperti e formulò, senza esplicitamente proclamare un rifiuto per principio, richieste economiche effettivamente corrispondenti al valore presumibile delle vene aurifere (70 milioni di dollari) e talmente lontano dalle ridicole offerte statunitensi (25.000 dollari/anno per l'affitto) da provocare, in un primo tempo, il rifiuto dei delegati governativi (il Governo, peraltro, sarebbe poi ricorso all'imposizione dell'acquisto forzato).
 
Coda Chiazzata Nuvola Rossa si sarebbero uniti alla guerra per la difesa dei Black Hills intrapresa da Tatanka Yotanka ("[[Toro Seduto]]"), Tashunka Witko ("[[Cavallo Pazzo]]"), Piji ("[[Fiele (Capo Hunkpapa)|Fiele]]", tradotto impropriamente anche come "Noce-di-Galla") e altri; le riserve di Rosebud (Coda Chiazzata) e Pine Ridge (Nuvola Rossa) furono poste, comunque, sotto stretto controllo militare, e i due capi furono arrestati.
 
A fronte delle difficoltà gravissime derivanti dalla volontà statunitense, conseguente alla disastrosa sconfitta subita da Custer a Little Bighorn (25/06/1876), di assumere un più diretto e pesante controllo delle riserve e delle pressioni per rimuovere i Lakota e trasferirli altrove (per esempio nell'Oklahoma Indian Territory), la posizione dei grandi capi come Coda Chiazzata e Nuvola Rossa divenne particolarmente dificile: entrambi furono chiamati ad adoperarsi per ottenere la resa dei Lakota riparati nel [[Saskatchewan]] e più ancora quella di Cavallo Pazzo, rimasto nel [[Montana]], Oglala come Nuvola Rossa ma nipote per via materna dello Sichangu Coda Chiazzata, e l'assassinio di Cavallo Pazzo a Fort Robinson costituì un brutto colpo per il prestigio di entrambi. Inoltre i contrasti tra Coda Chiazzata e gli agenti governativi più recentemente inviati ad amministrare le riserve favorirono una convergenza di interessi tra costoro e la fazione Sichangu contraria a Coda Chiazzata e ambiziosa di sbarazzarsi di lui, e in particolare con Shunka Kangi ("[[Cane Corvo]]"), contrapposto al grande capo per invidia personale e per una vecchia faida familiare; la situazione fu probabilmente aggravata, paradossalmente, dalla resa di Toro Seduto (19/07/1881), che, con l'ingombrante presenza del capo Hunkpapa, complicò la vita agli agenti indiani. Coda Chiazzata - che si batteva per un miglioramento delle condizioni di vita nelle riserve ed era riuscito per oltre un decennio a rintuzzare ogni manovra dei bianchi, imponendo la propria personalità contro le pretese degli agenti di volta in volta assegnatigli - e Nuvola Rossa si recarono nuovamente a Washington nel giugno 1881, nel tentativo di impedire il frazionamento delle terre delle riserve, ma, tornato nella riserva di Rosebud, Coda Chiazzata fu assassinato dal traditore Cane Corvo (che gli tese un agguato e gli sparò a tradimento), col pretesto di un contrasto derivante da questioni di donne (05/08/1881); Nomkahpa ("Due Colpi"), uno dei più fedeli e prestigiosi luogotenenti di Coda Chiazzata e suo successore, tentò di evitare che dall'assassinio del grande capo degli Sichangu derivasse una sanguinosa faida all'interno del popolo, e Cane Corvo se la cavò pagando un sostanzioso risarcimento alla famiglia di Coda Chiazzata e subendo un processo di fronte al tribunale di Deadwood, con una condanna capitale prontamente annullata dalla Corte Suprema dello Stato, riacquistando pertanto la libertà (con ciò potendo arguirsi la buona disposizione dei bianchi nei confronti suoi e della sua impresa).