De providentia: differenze tra le versioni
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Importante immagine di questa ardua impresa che spetta al buono è il mito di [[Fetonte]], di cui Seneca cita i versi [[Ovidio|ovidiani]], il quale invece d’essere distolto dalla difficoltà del compito si sente incitato a intraprendere la corsa celeste. Questa allegorizzazione favorevole d’un mito che di solito viene visto negativamente come folle esempio di superbia è significativo indice della tendenza di Seneca alla sublimazione, fino a sfiorare punte per così dire di superomismo morale.
Quando proprio la
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|Non arrossite dunque? Ciò che avviene così velocemente lungamente lo temete!
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