Per dare un'idea del valore di un sievert, si tenga presente che (in Italia) la dose media assorbita in un anno per esposizione alla sola radioattività naturale viene calcolata in circa 3 microsievertmillisievert.<ref>{{Cita web|url=http://www.arpa.vda.it/index.cfm?ambiente=1,37,101,0|autore=ARPA Valle d'Aosta|titolo=Le unità di misura della radioattività e dei suoi effetti|accesso=12 aprile 2010}}</ref> Una [[radiografia convenzionale|radiografia]] al torace comporta per il paziente una dose di circa 0,02 mSv, mentre una radiografia ordinaria all'addome o una [[mammografia]] comportano dosi comunque inferiori a 1 mSv (0,4-0,7 mSv).<ref name=radio1>{{cita pubblicazione |cognome=Mettler |nome=Fred A. |coautori=Walter Huda, Terry T. Yoshizumi, Mahadevappa Mahesh |anno=2008 |mese=luglio|titolo=Effective doses in radiology and diagnostic nuclear medicine: a catalog |rivista=Radiology |volume=248 |numero=1 |pagine=254-263 |id=ISSN 1527-1315 |url=http://pubs.rsna.org/doi/full/10.1148/radiol.2481071451 |lingua=inglese |accesso=01 giugno 2015}}</ref> Una [[Tomografia computerizzata|TAC]] addominale 8 mSv,<ref name=radio1/> invece per una [[Tomografia ad emissione di positroni|PET]] o una [[scintigrafia]] si va dai 10 ai 20 millisievert. In [[radioterapia]] si forniscono invece dosi molto più massicce di radiazioni: per trattamenti curativi sono dell'ordine delle decine di Sievert, ma concentrate limitatamente ed esclusivamente sul tumore da distruggere. Ad esempio per cancro alla gola vengono somministrati 2 Gray a seduta per 30 sedute. In totale 60 Gray circa pari a 60 Sievert.
