Angelika Kauffmann: differenze tra le versioni

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Il marito Antonio morì il 26 dicembre 1795. Nonostante la perdita, che fu superata anche grazie alla vicinanza del cugino (successivo custode delle tele della pittrice),<ref>{{Cita|Baumgärtel|pp 28-32|wb}}.</ref> Angelica continuò a dipingere. Degna di è sono l'''Incoronazione della Vergine'', realizzata per la parrocchia di Schwarzenberg; le sue opere migliori, tra l'altro, vennero addirittura rilegate in un volume da [[Giuseppe Vallardi]], venduto poi al [[Victoria and Albert Museum]] di Londra.
 
Angelika Kauffman morì il 5 novembre 1807, a causa di un dolore al [[petto]] che fu costretta a patire per anni, forse causato dai veleni della tavolozza che fu costretta ad inalare per più di sessanta anni (tanto durò la sua vita da pittrice).<ref name=goethe/> Fu sepolta accanto al marito nella [[basilica di Sant'Andrea delle Fratte|basilica]] romana [[basilica di Sant'Andrea delle Fratte|di Sant'Andrea delle Fratte]], pianta sinceramente dai suoi contemporanei: [[Antonio Canova]], i Direttori dell'[[Accademia di Francia]] e di San Luca. Nell'epitaffio volle espressamente scritto che lei stessa, benché avesse avuto diritto alla sepoltura al Pantheon, aveva imposto di essere sepolta lì, per poter "aboitare anche dopo la morte" accanto all'uomo con cui aveva goduto di tanto accordo<ref>L'[[:Commons:File:Colonna - s Andrea delle Fratte tomba Zucchi e Kauffmann O9250031.JPG|epitaffio]] recita: "''ANGELICA IOHANNIS IOSEPHI F KAVFFMANN / DOMO SCHWARZENBERGIO / CUI SUMMA PICTURAE LAUS CENOTAPHIUM IN AEDE / PANTHEI PROMERUIT SED IPSA SE IN HOC MONUMENTUM / QUOD ATONIO ZUCCHIO POSUERAT INFERRI IUSSIT UT / CUM VIRO CONCORDISSIMO POST FUNUS ETIAM HABITARET / ANNOS NATA LXVI DIES VI OBIIT ROMAE NON NOV MCICCCVII / AVE MULIER OPTIMA ET VALE IN PACE''".</ref>. L'anno successivo, comunque, un suo busto fu collocato nel [[Pantheon]].<ref name=dbi/>
 
== Retaggio ==