Audio digitale: differenze tra le versioni

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→‎Approfondimento: Esistono anche vibrazioni lente a basse frequenze, meglio generalizzare.
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== Approfondimento ==
[[File:4-bit-linear-PCM.svg|300px|right|thumb|Onda sonora, in rosso, con rappresentazione digitale, in blu (dopo il sampling e quantizzazione a 4 bit) ]]
L'effetto [[Sistema uditivo|uditivo]] (dal latino audire) detto [[suono]] consiste nella percezione da parte di un apposito dispositivo ([[orecchio]] di esseri viventi o [[microfono|microfoni]] artificiali) delle piccolevibrazioni edi rapidissime vibrazionifrequenze emesse appunto da una "sorgente sonora" e propagate nell'ambiente circostante da un mezzo atto alla loro propagazione (in genere l'aria, ma anche acqua e rocce sono sede di fenomeni analoghi). Quindi il suono si genera in natura come vibrazioni meccaniche, si propaga in analoga maniera e sempre come vibrazioni viene percepito.
 
Fin dai primordi gli scienziati hanno cercato di trovare varie soluzioni per facilitare questa naturale propagazione con l'ausilio di dispositivi artificiali che aumentassero l'efficienza di questa trasmissione, in particolare cercando di far attraversare al suono spazi maggiori senza essere troppo contaminato da disturbi (detti [[rumore (elettronica)|rumore]] o ''noise'' in inglese) ed eventualmente essere memorizzato su supporti di memorizzazione che ne permettessero, oltre che il trasporto nello spazio, anche quello nel tempo, cioè che ne permettessero una memorizzazione permanente. Per far ciò molti artifizi tecnologici sono stati usati, fino alla definitiva invenzione del [[telefono]] (da parte dell'italiano [[Antonio Meucci]], invenzione però brevettata per primo dall'americano Bell), che permetteva di trasformare i [[segnale (fisica)|segnali]] sonori in segnali elettrici che contenevano tutte le informazioni (o quasi) del segnale sonoro originale, ma che potevano essere più facilmente (e più velocemente) trasportate nello spazio (tramite fili elettrici in un primo tempo e successivamente anche tramite [[Radiazione elettromagnetica|onde elettromagnetiche]] con l'invenzione della [[Radio (elettronica)|radio]] di [[Guglielmo Marconi]]). Per ottenere ciò, al suono veniva associata un'altra grandezza fisica, con caratteristiche di rigorosa relazione con il suono che rappresentava. Questa relazione rigorosa con il suono di partenza permetteva all'arrivo della grandezza fisica di essere di nuovo riconvertita in suono, come ad esempio succede nel ricevitore del telefono, dove la corrente elettrica, che ha trasportato l'informazione sonora, viene all'arrivo ritrasformata in suono dal piccolo [[altoparlante]] inserito nella cornetta. Questa relazione di corrispondenza viene detta "codifica" del suono in corrente elettrica.