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In principio era una [[naiadi|naiade]], figlia di [[Poseidone]] e [[Gea]], dedita alle rapine e famosa per la sua voracità. Un giorno rubò ad [[Eracle]] i buoi di [[Gerione]] e ne mangiò alcuni. Allora [[Zeus]] la fulminò facendola cadere in mare, dove la mutò.
 
Essa mutò in un gigantesco mostro, grande quasi quanto la metà della città di Roma, simile ad una [[lampreda]], ma mille volte più grande, con una gigantesca (anche se gigantesca è dire poco) bocca con svariate fila di numerosissimi denti, e una voracità pazzesca, tanto che risucchiava l'acqua del mare e la rigettava (questo fino a tre volte al giorno), creando enormi maremotivortici che affondavano le navi che passavano. Le enormi dimensioni del mostro facevano si che sembrasse fuso con il mare stesso.
 
La leggenda la situa presso uno dei due lati dello [[stretto di Messina]], di fronte all'antro del mostro [[Scilla (Forco)|Scilla]].