Promozione 1912-1913: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
annullo rimozione immotivata di notevoli porzioni di testo
scorporo
Riga 40:
Il torneo di Promozione fu organizzato distintamente in ciascuna delle sei regioni calcisticamente attive del Paese, non erano previste finali nazionali e le vincitrici dei gironi guadagnavano la salita in [[Prima Categoria]]. Al campionato poteva iscriversi qualsiasi società, anche di nuova affiliazione, purchè in grado di allestire un campo di gioco avente dimensioni superiori al minimo richiesto dalla Federazione, 90x45, e dotato della palizzata in legno che avrebbe loro permesso di far pagare il biglietto d'ingresso. I club che invece non potevano fornire queste garanzie, dovevano limitarsi ad allenarsi in [[Terza Categoria]].
 
== Il pianoprogetto Valvassori-FaroppiaFaroppa==
{{Vedi anche|PianoProgetto Valvassori-FaroppiaFaroppa}}
La ''"Promozione"'' nacque durante l'Assemblea [[Federazione Italiana Giuoco Calcio|FIGC]] del [[1912]]. FuLa ilriforma fruttosi dellarese trasformazionenecessaria delper vecchiol'avvenuto campionatoriempimento didell'organico della [[SecondaPrima Categoria]], cherendendo dalnecessario [[1904]]l'introduzione vedevadel lemeccanismo squadredi maggioriretrocessione contendersie ilpromozione, titoloe schierandoper inle campoproteste ledei propriepiccoli secondeclub squadredi [[Seconda Categoria]], ovveroschiacciati ledalla squadreconcorrenza delle formazioni riserve delle grandi squadre.
 
Arrivati all'annuale Assemblea Federale che si svolse a [[Torino]] il 31 agosto [[1912]],<ref>Annuario italiano del giuoco del calcio - Pubblicazione Ufficiale della F.I.G.C. 1926-1927 (1° volume) a cura di Luigi Saverio Bertazzoni - Modena, Biblioteca Universitaria. Riff. Storia della Federazione Italiana Giuoco del Calcio parte prima - pag. 28 Assemblea del 1912.</ref>, vennero discussi e messi ai voti due progetti:, tra i quali si impose il piano ''Valvassori-Faroppa'' che prevedeva la fase regionale per ognuna delle 3 categorie di gioco, l'istituzione del campionato Riserve per le squadre di Prima Categoria e l'istituzione di un vero campionato di promozione:
La trasformazione si rese necessaria perché le molte nuove società calcistiche affiliate venivano inserite in questo campionato con ben poca fortuna. A notare i problemi fu un dirigente federale piemontese, di [[Torino]], dove la [[Federazione Italiana Giuoco Calcio|FIGC]] si era da poco ritrasferita, dal [[1911]]. Questi, con una lettera inviata alla [[Gazzetta dello Sport]] a firma R.S., propose il 14 febbraio [[1912]] dei cambiamenti.
**Ilil campionato di Prima Categoria si doveva disputare con un massimo di 6 squadre per regione e col sistema del girone doppio (di andata e ritorno), e le vincenti di tutte le regioni si sarebbero affrontate nel girone nazionale, sempre a girone doppio.; Scendevanoscendevano in campo diverse sezioni: Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto-Emilia, e le vincenti dei Comitati istituiti in Italia Centrale, Meridionale e Insulare.;
**Perper il campionato di Promozione il progetto prevedeva la retrocessione immediata in Promozione dell'ultima squadra classificata di tutti i gironi.<ref>[http://www.digibess.it/fedora/repository/mauto:ssport-00552#tabset-tab-2 La Stampa Sportiva, 8 settembre 1912.]</ref>
 
Il progetto ''Valvassori-Faroppa'' fu approvato a larga maggioranza con il prospettato scambio di promosse e retrocesse tra [[Prima Categoria]] e [[Promozione (calcio)|Promozione]] perché riduceva notevolmente le spese delle trasferte e permetteva l'ingresso in [[Prima Categoria]] a molte società già da tempo in attesa di accedere alla massima categoria nazionale. Durante questa Assemblea si deliberò l'ammissione in <ref>[[Primahttp://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,6/articleid,1193_01_1912_0240_0006_24291420/anews,true/ Categoria]]La dellaStampa, Libertas2 disettembre Milano e del Novara1912.]</ref>
Scrisse:
{{Citazione|"Il grande campionato di football, tutti lo vedono, non interessa più che per i primi due posti. Inserire in seconda categoria i club che giuocano già quelle di prima, costituisce un grossolano errore del quale non è certamente l'attuale federazione la colpevole ma impedisce ai giovani nuclei di far valere le proprie qualità e il proprio valore. Ma non solo.
 
Poiché nessuna squadra può farsi in avanti con questo sistema, parecchie squadre di prima categoria che non temono di perdere la posizione di privilegio, non se la prendono molto calda nel migliorarsi, nell'agguerrire per lo meno decentemente il loro complesso e subiscono senza vergogna le più schiaccianti e replicate batoste perché, tanto, non ci sono dei successori in vista".
 
"Questo stato di cose riduce l'emulazione viva e guerriera a glorioso privilegio di pochi club e gli altri stanno indolentemente nel limbo in attesa che piova il cacio sui maccheroni sotto forma di vittoria o di un match nullo, in qualche giornata irregolare o per assenza per malattia di campioni avversari, o per irregolari condizioni del terreno.
 
Viene perciò naturale il pensiero che se, oltre al Casale, fossero quest'anno entrate in prima categoria delle altre squadre (la Libertas, la Lambro, il Casteggio, il Savona, il Novara, ecc.), più di un Club accodato nella attesa del Campionato massimo sarebbe più che mai accodato anche a tergo di queste squadre squadre novelle".}}
Ed arriva a proporre:
{{Citazione|"Delle dieci squadre partecipanti al nostro massimo Campionato, le ultime quattro, nei modi da stabilirsi dalla Federazione, abbiano a disputare dei match perché risultino le due squadre più deboli. Queste siano passate in seconda divisione.
In tal modo per l'anno venturo, il massimo Campionato verrà alleggerito di due squadre e non sarà male per il suo più rapido svolgersi e per un maggiore equilibrio di forze.
Osservando la tabella attuale di classifica le squadre in pericolo di scendere in promozione sarebbero le seguenti: Doria, Juventus, Piemonte o Unione.
 
Le due divisioni per il prossimo anno potrebbero dunque formarsi così:
 
* Prima Divisione: Pro Vercelli, Milan, Genoa, Torino, Internazionale, Casale, X, X.
* Seconda Divisione: X, X, Savona, Novara, Casteggio, Lambro, Libertas, Biella.
 
Per la seconda divisione potrebbe avanzare giuste pretese qualche altro Club, per esempio il Luino, ma questo della scelta sarà un compito dell'Ente Federale".}}
 
La risposta delle società "minori" non si fece tanto attendere, e la settimana successiva, il 21 febbraio [[1912]] rispose la Veloces di [[Biella]] a firma Gino Ramma (il Segretario).
 
{{Citazione|"Nei campionati piemontesi di seconda categoria erano iscritte sei società: Juventus, Piemonte, Torino, Pro Vercelli, Novi Ligure e Veloces.
 
La Federazione, e vorrei sapere con qual criterio li divide in due gruppi, e cioè Juventus, Piemonte e Torino da una parte, e Pro Vercelli, Novi Ligure e Veloces dall'altra più che dimezzando così, le partite. Molto tempo prima dei match, Novi Ligure si ritira per improvvisa mancanza di giuocatori richiamati dalla guerra.
 
La Federazione, anche da noi avvisata, avrebbe potuto riunire le cinque rimanenti e fare il girone. No, ci manda senz'altro a Vercelli: disgraziatamente perdiamo il primo match e siamo subito liquidati.
Qualche altra società pensi di potersi trovare nel nostro caso e di fare spese per le tessere, per la iscrizione, trasferta della squadra, tasse e compagnia bella, per poi fare un solo match e consideri quale ineffabile consolazione le possa derivare. Ci dissero anche che lo Statuto stabiliva così. Ci inchiniamo. Ma per questa volta solamente, perché francamente non è in questo modo che si agevola la diffusione del nobile gioco". }}
 
Seguirono altre lettere e l'ambiente si smosse a tal punto che anche dal confronto con i campionati stranieri (ed era quello [[Campionato di calcio belga|belga]] quello più simile al nostro), si trassero altre proposte.
 
Arrivati all'annuale Assemblea Federale che si svolse a [[Torino]] il 31 agosto [[1912]]<ref>Annuario italiano del giuoco del calcio - Pubblicazione Ufficiale della F.I.G.C. 1926-1927 (1° volume) a cura di Luigi Saverio Bertazzoni - Modena, Biblioteca Universitaria. Riff. Storia della Federazione Italiana Giuoco del Calcio parte prima - pag. 28 Assemblea del 1912.</ref>, vennero discussi e messi ai voti due progetti:
 
*il progetto ''Valvassori-Faroppa'' prevedeva la fase regionale per ognuna delle 3 categorie di gioco, l'istituzione del campionato Riserve per le squadre di Prima Categoria e l'istituzione di un vero campionato di promozione.
**Il campionato di Prima Categoria si doveva disputare con un massimo di 6 squadre per regione e col sistema del girone doppio (andata e ritorno) e le vincenti di tutte le regioni si sarebbero affrontate nel girone nazionale, sempre a girone doppio. Scendevano in campo diverse sezioni: Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto-Emilia, e le vincenti dei Comitati istituiti in Italia Centrale, Meridionale e Insulare.
**Per il campionato di Promozione il progetto prevedeva la retrocessione immediata in Promozione dell'ultima squadra classificata di tutti i gironi.
*il progetto ''[[Vieri Arnaldo Goetzlof]]'' (dirigente del [[Genoa]]) divideva l'Italia in 5 sezioni:
**Italia Settentrionale occidentale (Piemonte, Lombardia e Liguria);
**Italia Settentrionale orientale (Veneto-Emilia);
**Italia Centrale (Toscana, Marche, Umbria, Lazio e Abruzzi);
**Italia Meridionale (Campania, Calabrie, Basilicata e Puglie);
**Il Campionato Italiano doveva essere accessibile al massimo a 10 società per ogni regione, mandando le vincenti a disputare il girone di finale. Le vincenti dei campionati di Promozione sarebbero state ammesse alla categoria superiore senza ulteriori spareggi o gironi di finale. Il progetto Goetzlof prevedeva anche il campionato Riserve e la disputa della Coppa Italia attraverso eliminazione diretta con sorteggio delle squadre che giocavano in casa (perciò senza ritorno).
 
Il progetto ''Valvassori-Faroppa'' fu approvato a larga maggioranza con il prospettato scambio di promosse e retrocesse tra [[Prima Categoria]] e [[Promozione (calcio)|Promozione]] perché riduceva notevolmente le spese delle trasferte e permetteva l'ingresso in [[Prima Categoria]] a molte società già da tempo in attesa di accedere alla massima categoria nazionale. Durante questa Assemblea si deliberò l'ammissione in [[Prima Categoria]] della Libertas di Milano e del Novara.
 
L'entusiasmo negli ambienti calcistici provinciali fu notevole, tanto che molte nuove società sorsero nel [[1912]] ([[Unione Sportiva Alessandria Calcio 1912|Alessandria]], [[Unione Sportiva Avellino|Avellino]], [[Unione Sportiva Grosseto Football Club|Grosseto]], [[Unione Sportiva Lecce|Lecce]], [[Sport Club Marsala 1912|Marsala]], [[Modena Football Club|Modena]], [[Associazione Calcio Monza Brianza 1912|Monza]], [[Unione Sportiva Pontedera 1912|Pontedera]], [[Rimini Calcio Football Club|Rimini]]) mentre altre già in vita parteciparono al nuovo campionato di Promozione ([[Brescia Calcio|Brescia]], [[Calcio Como|Como]], [[Football Club Luino Calcio|Luino]], [[Savona Calcio|Savona]] e altre).
 
== Campionati regionali ==