Luigi Costanzo: differenze tra le versioni

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Nato nella località [[Adami]] in una famiglia borghese di [[Risorgimento|tradizioni risorgimentali]], compì gli studi nel Seminario di [[Lamezia Terme|Nicastro]], dove fu ordinato [[sacerdote]] il [[22 settembre]] [[1908]]. Nel [[1910]] venne nominato [[parroco]] di Adami. Nel [[1918]] passò a dirigere da rettore il Seminario di Nicastro, dedicandosi contemporaneamente allo studio di riformatori religiosi, ad esempio [[Gioacchino da Fiore]] e [[Girolamo Savonarola]], da lui ritenuti dei profeti. Ebbe contatti con [[Ernesto Buonaiuti]], condannato per [[modernismo]], e prestò attenzione al [[Movimento operaio]] nel quale militava suo fratello Rosarino. </br>
Oppositore aperto del [[fascismo]], nel [[1925]] si trasferì a [[Roma]] per lavorare con [[Giovanni Semeria|Padre Semeria]] nell'''Opera Nazionale per gli Orfani di Guerra del Mezzogiorno d'Italia''. Partecipò con padre Semeria alla nascita di una nuova congregazione religiosa. A Roma fu insegnante di Religione, e per qualche tempo anche di Storia, nel Liceo ''Torquato Tasso''. Ebbe, fra i suoi numerosi allievi, [[Ruggero Zangrandi]], [[Giulio Andreotti]], [[Vittorio Bachelet]]. Dopo la scomparsa di [[Padre [[Giovanni Semeria]], nel [[1931]], preferì non collaborare con don [[Giovanni Minozzi]], che riteneva non sufficientemente avversario del regime fascista. Richiamato in [[Calabria]] nel [[1942]] dal vescovo di Nicastro mons. Giambro, all'inizio del [[1944]], venne chiamato dagli [[Alleati]] alla carica di Provveditore agli Studi per la provincia di [[Catanzaro]]. Nel [[1947]], tornò a Roma, ove rimase altri tre anni, ed ebbe frequenti contatti con uomini che erano al vertice della cultura italiana. Ritornato in [[Calabria]] si stabilì a [[Lamezia Terme|Nicastro]], dove assunse la dignità di Decano del Capitolo della Cattedrale e l'ufficio di vicario Generale della Diocesi. Ammalatosi di leucemia, continuò gli studi nel paese natale. Nel settembre [[1957]], su proposta del rettore dell'[[Università degli Studi di Napoli "Federico II"|Università di Napoli]] fu nominato membro della [[Deputazione della Storia Patria della Calabria e Lucania]]. Si spense ad Adami il [[23 luglio]] [[1958]].
 
== Bibliografia ==