Joy of a Toy: differenze tra le versioni

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Il critico musicale Richie Unterberger di [[Allmusic]] ha sostenuto che Ayers ha affrontato il proprio debutto discografico con quella sorta di [[lassismo]] indolente che ne avrebbe caratterizzato la carriera successiva. In tal modo l'autore ha dato l'impressione di volersi concedere una pausa spensierata dopo l'estremo sperimentalismo che aveva caratterizzato la musica dei Soft Machine.<ref name=all/>
 
Secondo [[Piero Scaruffi]], l'autore ha miscelato nel disco malinconia esistenziale, un entusiasmo di tipo infantile, l'umorismo tipico della psichedelia britannica, [[sensualità]] e nostalgia per l'Oriente in cui era cresciuto. I frequenti ritornelli elementari sono caratterizzati da speciali effetti sonori e da un forte distacco emotivo. Il critico italiano sostiene che allesulle atmosfere in cui è immerso il disco, a volte da fiaba ed altre da [[music-hall]], abbiano influito i trascorsi [[parigi]]ni e le esperienze psichedeliche di Ayers.<ref>{{cita web|url=http://www.scaruffi.com/vol3/ayers.html#title|autore=Piero Scaruffi|titolo=Kevin Ayers|accesso=16 luglio 2015|sito=scaruffi.com}}</ref>
 
==Tracce==