Igino Giordani: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 59:
[[Laurea]]tosi in Lettere, iniziò a insegnare e nello stesso tempo avviò le prime collaborazioni a [[rivista|riviste]] e [[giornale|giornali]].
 
Il 2 febbraio [[1920]] sposò a Tivoli Mya Salvati e si trasferirono a [[Roma]]. Dalla moglie ebbe quattro figli: [[Mario Montalembert Giordani|Mario]], [[Sergio Giordani|Sergio]], [[Brando Giordani|Brando]] e [[Bonizza Giordani Aragno|Bonizza]]. In autunno conobbe [[Luigi Sturzo]] e aderì al [[Partito Popolare Italiano (1919-1926)|Partito Popolare]]. In ottobre scrisse i primi articoli politici per ''[[Il Popolo Nuovo]]'', settimanale del [[Partito Popolare Italiano (1919-1926)|PPI]] del quale fu il direttore nel [[1924]]<ref>Assunse la direzione nel luglio 1924. Il periodico, inviso al regime, fu soppresso nelalla gennaiofine 1925dello stesso anno.</ref>.
 
Dopo un corso di specializzazione in [[Bibliografia]] e [[Biblioteconomia]] seguito negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], dal [[1928]] fu assunto come [[Bibliotecario]] della [[Biblioteca Apostolica Vaticana]]. A lui si deve la redazione di uno dei primi manuali organici di Catalogazione delle opere a stampa e [[manoscritto|manoscritte]]. In quello stesso anno si preoccupò di far assumere [[Alcide De Gasperi]] che da poco era uscito dal [[carcere]] e di far finire i pedinamenti da parte della polizia. Igino Giordani così ricordò il proprio intervento presso Mussolini: