Bidam: differenze tra le versioni

È noto per aver condotto, nel 647, una rivolta contro la regina Seondeok sostenendo che "le donne non possono governare il paese" (女主不能善理)<ref>{{cita libro|autore=[[Il-yeon]]|titolo=Samguk Yusa: Legends and History of the Three Kingdoms of Ancient Korea|altri=tradotto da Tae-hung Ha e Grafton K. Mintz|volume=1|p=57|editore=Silk Pagoda|anno=2006|ISBN=1-59654-348-5|lingua=inglese}}</ref>. Riunì i suoi soldati sul monte Myeonghwalsan per attaccare [[Wolseong-dong, Gyeongju]], dove alloggiava la sovrana. Vedendo passare una cometa diretta verso la cittadina, spronò i suoi uomini sostenendo che si trattasse di un segno premonitore annunciante la caduta di Seondeok; venuto a conoscenza di questo fatto, [[Kim Yushin]] dell'esercito lealista attaccò una bambola ad un aquilone, lo incendiò e lo inviò in cielo, affermando che la stella fosse tornata al suo posto. Rinvigorito, l'esercito lealista riuscì a sconfiggere quello di Bidam in un'unica battaglia<ref>{{cita libro|autore=I-hwa Yi|titolo=Korea's Pastimes and Customs: A Social History|lingua=inglese|p=40|anno=2001|editore=Hangilsa Publishing Co.|altri=tradotto da Ju-Hee Park}}</ref>. Il generale [[Yeom Jang]] dichiarò che, dieci giorni dopo i tumulti, il 17 gennaio, Bidam e trenta dei suoi uomini furono fatti giustiziare dalla regina [[Jindeok di Silla|Jindeok]] (Seondeok era morta nel frattempo, l'8 gennaio, in circostanze e per cause sconosciute)<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.koreatimes.co.kr/www/news/culture/2015/06/317_103566.html|titolo=Did you know that... (54) Kites: an unlikely Korean weapon|autore=Robert Neff|data=27 gennaio 2012}}</ref>.