Repubblica Sovietica Popolare di Bukhara: differenze tra le versioni

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Nel marzo 1918 gli attivisti dei Giovani Bukhariani informarono i bolscevichi che a Bukhara erano pronti per la rivoluzione e che il popolo era in attesa di liberazione. L'Armata Rossa marciò fino alle porte di Bukhara e chiese che l'emiro consegnasse loro la città. L'emiro rispose con l'uccisione della delegazione bolscevica, insieme a diverse centinaia di abitanti russi di Bukhara e del territorio circostante. La maggior parte dei bukhariani non sostennero l'invasione e il mal equipaggiato e mal disciplinato esercito bolscevico fuggì tornando alla roccaforte sovietica a [[Tashkent]].
 
La vittoria dell'emiro era però soltanto temporanea. Entro l'agosto 1920 i [[Partito Comunista del Turkestan|bolscevichi del Turkestan]] sostenuto la liquidazione dell'emirato Bukhara come un centro di forze contro-rivoluzionarie. Il 3 agosto i bolscevichi e i Giovani Bukhariani decisero di agire di concerto con l'accordo che i Giovani Bukhariani avrebbero aderito al Partito comunista. Il 16 agosto 1920 al 4º congresso del CPB a [[Türkmenabat]] ha deciso di rovesciare il emiro. Il 10 agosto 1920 il [[Politburo]] del [[Partito comunistaComunista dell'Unione Sovietica]] confermò gli ordini per l'Esercito Rivoluzionario della [[RSS Turkestan|Repubblica sovietica del Turkestan]] per quanto riguarda la "questione Bukhara".
 
Il 2 settembre 1920 le truppe ben disciplinate e ben attrezzate dell'[[Armata Rossa]], sotto il comando del generale bolscevico [[Mikhail Frunze]] attaccò la città. Dopo quattro giorni di combattimenti il muro della cittadella fu distrutto, e la bandiera rossa alzata sulla cima del minareto della moschea [[Po-i-Kalyan]]; l'emiro [[Mohammed Alim Khan]] fu costretto a fuggire alla sua base di [[Dushanbe]] nel Bukhara orientale, e infine a [[Kabul]], in [[Afghanistan]]. Il 14 settembre, il "comitato rivoluzionario pan-bukhariano" venne istituito, diretto da A. Mukhitdinov. Il governo, il Consiglio dei ''Nazirs'' (commissari) del Popolo, era presieduto da Faizullah Khojaev<ref>[http://www.kitab.uz/cms /? q = node/37 Repubblica di Bukhara (1920-1924)], Database storico dell'Uzbekistan meridionale, consultato il 23 marzo 2008.</ref>.