Partito Comunista Portoghese: differenze tra le versioni

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Il primo congresso del partito si svolse a Lisbona nel novembre [[1923]], con [[Carlos Rates]] come segretario nazionale. Al convegno parteciparono circa un centinaio di membri del PCP che affermarono la loro solidarietà con il governo dell'[[Unione Sovietica]]: si auspicava una rivoluzione comunista anche in Portogallo ma al tempo stesso si rimarcava la grava minaccia che un golpe fascista rappresentava per il paese. Il [[colpo di Stato del 28 maggio 1926]] confermò che le preoccupazioni dei comunisti non erano infondate: l'anno seguente il PCP venne dichiarato illegale e di conseguenza venne riorganizzato in clandestinità a partire dal [[1929]] dal nuovo segretario [[Bento Gonçalves]]: egli tuttavia venne arrestato dalla polizia politica dell'[[Estado Novo (Portogallo)|Estado Novo]] nel [[1930]] e poi di nuovo nel [[1935]], fino a morire nel [[1942]] a causa degli stenti a cui era costretto.
 
Dotato di strutture abbastanza fragili, il PCP venne espulso dal Comintern nel [[1938]] a causa della sua debolezza sia interna (era diviso in varie correnti) che esterna (nel corso degli anni non era riuscito ad approfittare di alcuni tumulti comunisti che erano scoppiati nel paese); pesava inoltre l'accusa di appropriazione indebita che i sovietici lanciarono ad alcuni dirigenti del partito. Il provvedimento, chiesto soprattutto da [[Georgi Dimitrov]], durò fino al [[1947]], anno in cui grazie all'interessamento di [[Michail Suslov]] e alla mediazione dei partiti comunisti didel [[Partito Comunista Spagnolo|di Spagna]] e del [[Partito Comunista Francese|Francia]], si ristabilirono ottimi rapporti tra il [[Partito Comunista dell'Unione Sovietica|PCUS]] e il PCB.
 
Il partito si sviluppò durante la dittatura di destra di [[António de Oliveira Salazar]] patendo, soprattutto fino al [[1945]], numerose persecuzioni e condanne al confino nelle isole di [[Capo Verde]]. Dopo la [[Seconda guerra mondiale]] il regime autoritario porghese concesse alle opposizioni una parvenza di autonomia e i partiti anti-salazariani potettero formare il ''Movimento di Unità Democratica'', una coalizione [[antifascismo|antifascista]] che virò decisamente a [[sinistra (politica)|sinistra]] dopo l'ingresso dei comunisti. Anche per questo Salazar tornò sui suoi passi e nel [[1948]] mise al bando il MUD, ripristinando la politica repressiva e dittatoriale.