Sulfamidici: differenze tra le versioni

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Furono scoperti grazie agli studi ''[[in vivo]]'' del chimico [[Germania|tedesco]] [[Gerhard Domagk]] sul [[prontosil]] rosso, [[colorante azoico]] sintetizzato nel [[1932]]. Le prove ''[[in vitro]]'', tese a valutarne l'azione antibatterica, diedero però risultati negativi, questo perché il prontosil non è il farmaco attivo, bensì un suo precursore, o meglio un [[profarmaco]]. La sua [[metabolismo|metabolizzazione]] nel tratto gastro-intestinale rompe il [[legame chimico|legame]] -N=N- della [[molecola]] liberando la struttura sulfamidica: la [[solfanilammide]] manifesta il suo comportamento antibatterico soprattutto nelle urine.
 
Nel 1935 la sperimentazione del farmaco fu estesa a [[Francia]], [[Inghilterra]] e [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]. Furono gli scienziati del laboratorio di chimica terapeutica diretto da [[Ernest Fourneau]] nell'[[istituto Pasteur]] di [[Parigi]], [[Daniel Bovet]], [[Federico Nitti]] e [[Jacques Tréfouël|Jacques e Thérèse Tréfouël]], a scoprire la natura del composto attivo (solfanilammide), isolandolo e successivamente sintetizzandolo. La sperimentazione clinica del sulfamidico suscitò molto entusiasmo: la mortalità per infezione da [[streptococco|streptococchi]] ([[meningite]], [[endocardite]], [[polmonite]]) scese drasticamente.<ref>Daniel Bovet - ''Vittoria sui microbi - Storia di una scoperta'' - Bollati Boringhieri.</ref>
 
===Sulfamidi usati nel corso del XX secolo===
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== Usi terapeutici ==
Usati nel trattamento di infezioni batteriche, sono [[inibitore competitivo|inibitori competitivi]] dell'[[enzima]] [[diidropteroato sintetasi]], del quale è substrato l'[[acido p-amminobenzoico]] ([[PABA]]), cui somigliano per la disposizione nello spazio degli atomi. Sostituendosi al PABA nell'enzima, bloccano la sintesi dell'[[acido tetraidrofolico]], essenziale per la sintesi e la replicazione degli [[acidi nucleici]]. La specificità dei sulfamidici verso i batteri deriva dal fatto che l'essere umano non è di per sé in grado di sintetizzare l'[[acido folico]], ma lo assimila già preformato attraverso la dieta.
 
L'avvento di [[antibiotici]] ad ampio spettro, come le [[penicilline]], per i quali si riteneva, erroneamente, che non inducessero resistenza ha oscurato l'uso di questi farmaci, che attualmente rimangono prime scelte nel trattamento delle infezioni enteriche, del tratto urinario e in bagni oculari ([[colliri|collirio]]).