Crociata albigese: differenze tra le versioni

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[[File:Pedro_Berruguete_Saint_Dominic_Presiding_over_an_Auto-da-fe_1495.jpg|thumb|left|San [[Domenico di Guzmán]] presiede a un [[autodafé]]. Dipinto di [[Pedro Berruguete]], (1475)]]
 
Nel [[1167]], un Concilio cataro venne organizzato a [[Saint-Félix-Lauragais|Saint-Félix]], presieduto dal pop Niceta, vescovo dai [[Bogomilismo|bogomili]] di Costantinopoli. Durante quest'assemblea, furono creati quatto diocesi catari : Albi, Agen, Carcassonne e Tolosa.
 
Sino al [[1204]], [[papa Innocenzo III]] cercò di combattere la crescita di questo movimento attraverso gruppi di missionari [[cistercensi]], guidati da [[Pietro di Castelnuovo]] (noto anche come Pierre de Castelnau)<ref>Pietro di Castelnuovo (o di Castelnau), nel [[1203]], era stato inviato nella contea di Tolosa ed in altre contee e viscontee del sud della Francia da [[papa Innocenzo III]], a capo di una delegazione di missionari, muniti di poteri legatizi, cioè erano [[Legato pontificio|Legati pontifici]], ovvero rappresentanti del papa presso i conti ed i visconti e presso i vescovi delle varie città interessate ([[Tolosa]], [[Narbona]], ecc..).</ref> (?-1208). Accortosi che i missionari non ottenevano il risultato sperato, Innocenzo III, su suggerimento di [[Arnaud Amaury]], abate di [[abbazia di Cîteaux|Cîteaux]], confratello di Pietro di Castelnuovo, alla fine del [[1204]], invitò i suoi legati a fare pressione sui vari signori locali affinché i catari fossero espulsi da tutti i loro territori, mentre ai legati fu concessa l'autorità di deporre gli ecclesiastici sospetti (cosa che riuscirono a fare tra il [[1204]] ed il [[1206]]).