Legge mosaica: differenze tra le versioni

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Gli studiosi moderni hanno confrontato la legge mosaica con altre leggi contemporanee o antecedenti ad essa del [[Vicino Oriente antico]]. Secondo alcuni la legge mosaica, confrontata con le legislazioni dell'antico Vicino Oriente, rivela somiglianze nella formulazione<ref>{{q|Queste legislazioni dell'antico Vicino Oriente s'assomigliano nel contenuto e nella forma, perché riflettono tutte il diritto [...] Confrontata con questa legislazione, la legge mosaica rivela sorprendenti somiglianze sia nella formulazione casuistica sia in numerosi casi tipici.|Mario Gozzini e [[Alfonso Maria Di Nola|Alfonso M. di Nola]] (a cura di), ''Enciclopedia delle Religioni'', vol. I, p.582. [[Vallecchi]] editore, [[Firenze]] 1970.}}</ref>.
 
La legge mosaica nell'[[Storia di Israele|antico Israele]] si distingueva dai [[Codice (diritto)|codici]] dei paesi del Vicino Oriente antico in quanto riguardava l'offesa ("[[peccato]]") fatta a [[Dio (Ebraismo)|Dio]] piuttosto che alla [[Società (sociologia)|società]]<ref>{{en}}{{q|The ancient Near Eastern collections do not include cultic law; rather, their focus is on civil law. As a generalization, in the ancient Near East violation of law is an offense against society.|John H. Walton, ''Ancient Israelite Literature in Its Cultural Context'' (1994), p.233. Zondervan, ISBN 978-03-10365-91-4.}}</ref>, ma l'origine del concetto di peccato rimane comunque babilonese, ed è stato in seguito integrato dalla legge mosaica<ref>{{q|Poteva essere altrimenti [...] quando si misura l'entità della civiltà babilonese? Questa impregna tutta la sua zona d'influenza, molto vasta, e percepibile fino in [[Antica Grecia|Grecia]]. Israele, che si tratti di cultura o di politica, è una piccola nazione periferica, priva di prestigio e dall'esistenza incerta. Tutto quello che ho studiato nel campo specificamente [[Mesopotamia|mesopotamico]], l'ho trovato nei [[Bibbia|testi biblici]]: la [[cosmogonia]], la geografia del [[Paradiso]], l'idea del [[peccato]], l'[[Problema del male|interrogativo sul male]], sulla permanenza fantomatica dei morti in un [[aldilà]]; addirittura il tema dei duri rapporti con il divino. In quanto [[semiti]], gli Ebrei vivevano in un ambiente che, forse grazie agli antichi Mesopotami, offriva un supporto a tutte le grandi questioni. Essi naturalmente ne hanno ripreso la materia.|Jean Bottéro, ''L'Oriente antico. Dai Sumeri alla Bibbia'', p.312. 1994 Edizioni Dedalo, Bari. ISBN 978-88-22005-35-9.}}</ref>. Si può comparare quindi la legge mosaica a legislazioni [[Babilonia|babilonesi]] quali il [[Codice di Ur-Nammu]] e il [[Codice di Hammurabi]], dei quali una parte riguarda la nozione di [[contratto]].
 
Ad ogni modo l'influenza della tradizione legislativa del Vicino Oriente antico nell'Antico Israele viene riconosciuta e ben documentata<ref>{{en}}{{q|The influence of the ancient Near Eastern legal tradition on the form and function of Hebrew law is undeniable and widely documented.|Andrew E. Hill, John H. Walton, ''A survey of the Old Testament'' (2000), p.52. Zondervan, ISBN 978-03-10229-03-2.}}</ref><ref>{{q|Quando il [[Ebrei|popolo ebraico]], verso il [[1500 a.C.|1500]]-[[1300 a.C.]], entrò nella [[Palestina]], in essa era già diffusa la cultura babilonese: [...] penetrata così profondamente che ancora molti secoli dopo che la Palestina era caduta sotto il [[Antico Egitto|dominio egizio]] la lingua ufficiale continuò ad essere la lingua babilonese. [...] abbiamo quindi tutte le ragioni di credere che la legislazione di [[Hammurabi]] (circa [[2000 a.C.]]), il quale si chiamava re di Amurru, cioè della [[Siria]] e della Palestina, possa aver influito, attraverso i [[Cananei]], sull'antica legislazione ebraica. [...] si spiegherebbero le analogie e i riscontri che ci rinviano indiscutibilmente alla Babilonia: il ''Sabbato'' [...] è senza dubbio, anche quanto al vocabolo, una derivazione babilonese.|[[Piero Martinetti]], ''L'ebraismo'', cap.1, p.57. Estratto da Guido Bersellini, ''Appunti sulla questione ebraica. Da Nello Rosselli a Piero Martinetti'', Franco Angeli edizioni, Milano 2009. ISBN 978-88-56813-51-7.}}</ref>.