Gneo Fulvio Centumalo Massimo: differenze tra le versioni

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Probabilmente fu figlio di [[Gneo Fulvio Centumalo]]. Fu [[edile curule]] dal [[215 a.C.]] (?). Eletto [[pretore (storia romana)|pretore]] mentre era ancora in carica (inizi del 213 a.C.),<ref name="Livio24,43.6"/> ed organizzò come edile i ''[[ludi scenici]]'' che durarono per la prima volta quattro giorni.<ref>{{cita|Livio|XXIV, 43.7}}.</ref> Gli fu quindi affidata l'armata che era posizionata a ''[[Suessula]]'' ed ebbe il comando di due legioni.<ref>{{cita|Livio|XXIV, 44.3}}.</ref>
 
Fu eletto [[console (storia romana)|console]] nel [[211 a.C.]] con [[Publio Sulpicio Galba Massimo]];<ref name="LivioXXV41.11"/> Fulvio Centumalo, insieme all'altro console, Sulpicio Galba, una volta assunta la carica alle idi di marzo, convocarono il senato in Campidoglio per consultarlo sugli affari politici, sulla condotta della guerra e riguardo alle problematiche di province ed eserciti.<ref>{{cita|Livio|XXVI, 1.1}}.</ref> Ai consoli venne poi prescritto di reclutare rinforzi, ove fosse necessario.<ref>{{cita|Livio|XXVI, 1.11}}.</ref> Verso la fine dell'anno, Fulvio fu chiamato a Roma per tenere i [[comizi centuriati]] ed eleggere i nuovi consoli per il [[210 a.C.]]. La centuria [[Gens Veturia|Voturia]] dei più giovani, votò per prima ed elesse consoli [[Tito Manlio Torquato (console 235 a.C.)|T. Manlio Torquato]] e [[Tito Otacilio Crasso (pretore 217 a.C.)|T. Otacilio]], che era assente, ma Manlio Torquato rifiutò con forza la carica, adducendo motivi salute.<ref>{{cita|Livio|XXVI, 22.2-39}}.</ref>
 
L'anno successivo il comando gli fu prorogato, sfortunatamente fu affrontato e sconfitto da Annibale nella [[Battaglia di Erdonia (210 a.C.)|seconda battaglia di Erdonia]]: lo stesso proconsole perì sul campo di battaglia assieme a dieci tribuni militari.