Tranvia elettrica di Offida: differenze tra le versioni

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La '''tranvia elettrica di Offida''', attiva dal [[1926]] al [[1952]], fu realizzata per unire la cittadina di [[Offida]] con [[Stazione di Offida-Castel di Lama|la propria stazione ferroviaria]] sulla [[ferrovia Ascoli Piceno-San Benedetto del Tronto|linea Ascoli Piceno-San Benedetto del Tronto]] che, costruita in località di [[Castel di Lama]], risultava piuttosto decentrata.
 
== Storia ==
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[[File:Tram Offida - 1942.jpg|thumb|left|La seconda inaugurazione, con le vetture ricostruite]]
 
Armata con rotaie leggere da 21,4 &nbsp;kg/m e dotata dello scartamento di 950 &nbsp;mm, la tranvia misurava complessivamente 11,523 &nbsp;m. La pendenza massima raggiunta era del 50 per mille, con raggi minimi di curvatura di 25 m<ref name="Cerioli" />.
 
L'impianto era dotato di alimentazione aerea con filo di contatto da 80 &nbsp;mm alla tensione continua di 800 V; l'unica sottostazione elettrica di alimentazione aveva una potenza oraria di 50 &nbsp;kW<ref name="Cerioli" />.
 
Il percorso, che veniva effettuato in inizialmente in 40 minuti e seguiva l'attuale strada provinciale 43, presentava le fermate intermedie di Appignano, Mercolini, Castello, Taliani e Cantalamessa. Il deposito sociale era nell'attuale viale della Repubblica ad Offida, dov'è tuttora presente il doppio edificio che fungeva da rimessa.
 
Nel 1952, anno di chiusura della linea, le corse previste in orario erano 7, le prime tre effettuate "nei giorni di fiera e mercato in Offida"; il percorso comprensivo di fermate durava 25', la velocità max ammessa era di 25 &nbsp;km/h.
 
== Materiale rotabile ==
Per l'esercizio passeggeri sulla linea la STEO acquisì due elettromotrici a 2 assi da 51 &nbsp;kW e due carrozze di foggia analoga, mentre ai merci erano dedicati una locomotiva elettrica da 53 &nbsp;kW e quattro carri, due dei quali aperti<ref name="Cerioli" />.
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== Note ==
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== Bibliografia ==
* Claudio Cerioli, ''Tranvia elettrica di Offida'', in ''Da Camerino al Mondo'', ETR, Salò (BS), 1985, pp. 42-43&nbsp;42–43. ISBN 88-85068-20-0.
 
==Voci correlate==