Sant'Angelo in Lizzola: differenze tra le versioni

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Fu architetto della [[Santa Casa di Loreto]], lasciando in quella città opere importanti, come il consolidamento delle mura e l'edificazione della Porta Marina oltre ad averne ripristinato l'acquedotto. Ma il suo ingegno non si limitò all'edilizia, infatti fu il primo che pensò ad utilizzare il vapore come forza motrice: nel trattato "Le Machine" spiega come possa essere utilizzata la sua invenzione e quali benefici se ne potessero trarre.
 
Come già detto, a partire dal [[1584]] le vicende di Sant'Angelo furono per lunghissimo tempo legate ai conti Mamiani, fino al [[1885]], anno della morte dell'ultimo rappresentante della famiglia, il celebre [[Terenzio Mamiani]].
===I Mamiani===
 
Le vicende di Sant'Angelo, da questo momento in poi, furono per lunghissimo tempo legate ai conti Mamiani, fino al 1885, quando morì l'ultimo rappresentante della famiglia, il celebre [[Terenzio Mamiani]]. L'altra famiglia nobile che legò indissolubilmente il suo nome a quello di Sant'Angelo in Lizzola, è quella dei Perticari. Soprattutto tra la fine del [[XVIII secolo]] e l'inizio del [[XIX secolo|XIX]], a Sant'Angelo, grazie all'opera del conte Giulio Perticari, convenivano i migliori ingegni dell'epoca: da [[Vincenzo Monti]] a [[Gioacchino Rossini]], da [[Giacomo Leopardi]] al Giordani e al Cassi. L'atmosfera culturale era talmente vivace che nel 1851 fu inaugurato il teatro (andato oggi completamente distrutto); i preziosi scenari dei fratelli Liverani di [[Faenza]], che facevano parte del corredo scenico del teatro, sono scampati alla distruzione. Attualmente, dopo un lungo restauro, sono custoditi dall'ultimo rappresentante della famiglia Perticari, Giancarlo Cacciaguerra.
 
== Monumenti e luoghi di interesse ==