Osip Ėmil'evič Mandel'štam: differenze tra le versioni
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Nel 1911 aderì alla "Gilda dei poeti", fondata da [[Nikolaj Stepanovič Gumilëv|Nikolaj Gumilëv]] e da [[Sergej Mitrofanovič Gorodeckij|Sergej Gorodeckij]]. Intorno a questo gruppo si sviluppò il movimento letterario dell'[[Acmeismo]] nato come reazione al [[simbolismo]]: Mandel'štam fu, nel [[1913]] tra gli autori del manifesto della corrente, pubblicato solo nel [[1919]]. Nello stesso anno pubblicò la sua prima raccolta di poesie, ''La pietra''.
Riformato dal servizio militare, allo scoppio della guerra
Accusato di plagio nel [[1929]] per un errore del suo editore, si
[[File:NKVD Mandelstam.jpg|left|thumb|Foto segnaletica di Mandel'štam del [[1938]], all'epoca del suo secondo arresto]]
Le tendenze anticonformiste e di critica al sistema staliniano di Mandel'štam, che pure nei primi anni aveva convintamente aderito al [[
Si trattava di una feroce e sarcastica critica del regime comunista di Stalin, a cui il poeta attribuiva la colpa della [[Holodomor|grande carestia]] provocata in [[Ucraina]] dalla [[collettivizzazione]] forzata <ref>"Stalin", in ''I lupi e il rumore del tempo'' (trad. P. Ruffilli), Castelfranco Veneto, 2013, p. 81.</ref>.
Sei mesi più tardi fu arrestato una prima volta dall'[[Nkvd]], ma schivò la condanna al [[gulag|campo di lavoro]]: un evento sorprendente, generalmente interpretato come segno di
Nel [[1938]] fu nuovamente arrestato; condannato ai lavori forzati, fu trasferito nell'estremità orientale della [[Siberia]]. Morì a fine dicembre nel [[gulag]] di [[Vtoraja rečka]], un campo di transito presso [[Vladivostok]], ufficialmente a causa di una non meglio specificata malattia. Il suo ricordo fu per lungo tempo conservato clandestinamente dalla moglie, che aveva imparato a memoria numerosi testi poetici del marito.
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