Deir el-Medina: differenze tra le versioni

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Trattandosi in gran parte di maestranze edili e di artisti, si assiste alla nascita di una necropoli operaia in cui le sepolture nulla hanno da invidiare alle tombe nobiliari.
Originariamente, non esiste un piano di insieme prestabilito, e solo con la [[XIX dinastia egizia|XIX dinastia]] le tombe di famiglia si concentreranno sul lato nord-occidentale.
Si tratta di tombe ad architettura cosiddetta "composita" in cui la sovrastruttura è costituita da una piccola piramide (da cui il nome di tomba a piramide) costruita in materiale povero e deperibile, che dimostra il processo di democratizzazione iniziato con la trascrizione, su [[papiro]], del "[[Libro dei morti]]", e da un ipogeo con una vano sotterraneo coperto da una volta a mattoni. I rilievi e le opere pittoriche sono spesso di altissima qualità e, caso raro in Egitto, si assiste all'impiego di [[Pittura egizia su stucco|pittura]] "a fresco" su "pisé" (argilla mista a fango su cui viene applicato l'intonaco che serve da base per la pittura).
[[File:DeirMedina.svg|center|upright=3.2|thumb|schema di una sepoltura del Villaggio Operaio di Deir el-Medina: '''a'''. Pilone; '''b'''. Cortile; '''c'''. Pozzo; '''d'''. Ipogeo che ospita la/e mummia/e; '''e'''. Cappella; '''f'''. Piramide "eliopolitana"; '''g'''. Finestra "abbaino".]]