Jules Bastien-Lepage: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
[[File:§§Bernhardt, Sarah (1844-1923) par Jules Bastien-Lepage (1848-1884) - 1879.jpg|thumb|upright=1.3|left|''Sarah Bernhardt, 1879.'']]
Nacque presso [[Verdun (Mosa)|Verdun]], in un ambiente modesto e umile di proprietari terrieri e di contadini. Fece le scuole secondarie al Liceo Buvignier di Verdun e prese il diploma a indirizzo scientifico senza particolari meriti scolastici. Mostrò però, timidamente, una certa vocazione artistica<ref>Il suo professore di disegno del collegio di Verdun, probabilmente Théodore Achille Fouquet, lo introdusse ai primi rudimenti della composizione accademica, assieme al suo compagno, il futuro pittore Raphaël Collin</ref>. Giunse quindi a Parigi nel [[1867]] ed entrò all'Amministrazione delle Poste come impiegato di supplemento, il che lo favoriva, lasciandogli il tempo libero per dedicarsi al disegno. La situazione non era comunque ideale<ref>Lettera ai genitori del 17 ottobre 1867: «Non avevo pantaloni invernali per vestirmi, ne ho uno solo ed è pure sfondato!»</ref>. Lepage tentò allora il concorso per essere ammesso a frequentare la Scuola di Belle arti: non vinse, ma poté comunque assistere ai corsi in qualità aspirante<ref>Scrisse ai genitori: «Ho appena terminato il concorso per un posto alla Scuola di belle arti. Il modello era un uomo in posa di lottatore antico. Io, come un merlo, mi sono piazzato di fronte a lui e ho preso la posa più difficile; ma non importa, il disegno del brav'uomo non mi è riuscito poi tanto male.»</ref>.<br />L'anno seguente venne accettato nell<nowiki>'</nowiki>''atelier'' di [[Alexandre Cabanel]], dove s'impegnò molto nel disegno. Finalmente, nel [[1868]], giunse primo al concorso ed entrò nella Scuola di Belle arti, sezione pittura, assieme al suo amico [[Louis-Joseph-Raphaël Collin]].
 
Dopo una serie di iniziative per procurarsi degli aiuti finanziari, Lepage fece il suo debutto al ''Salon'' con un ritratto che non fu neanche notato. Era il [[1870]]. Ma nel [[1873]] espose i quadri ''In primavera'' e l'anno seguente ''Mio nonno'', ambedue particolarmente apprezzati dalla critica; poi, nel [[1875]], ''L'annuncio ai pastori'' gli permise di arrivare secondo al [[Prix de Rome]].<br />Dovette allora decidere fra due indirizzi, ma esitò molto: i temi tradizionali o la sua inclinazione per le scene di vita nei campi. Pittore del mondo rurale, Lepage amava lavorare in mezzo ai contadini, seguirli nelle loro faccende quotidiane. Da questa tendenza vennero tele come ''La fienagione'', ''Stagione d'ottobre'', ''Padre Giacomo'', ''L'amore nel villaggio'', ''Il mietitore affila la falce'', ecc.<br />Nel parco delle Rainettes, a Damvilles, che a quel tempo era un grande frutteto, pensò di creare un atelier all'aria aperta e vi ricevette diverse persone importanti, dal fratello del [[re di Serbia]] allo scrittore André Theuret. Parallelamente ebbe molto successo come ritrattista, con uno stile che ricorda il realismo fiammingo nelle sue dimensioni modeste e nelle sue esecuzioni minuziose: sono i ritratti del [[Principe di Galles]], di Monsieur Wolff, di Madame Godillet, di Juliette Drouet, di [[Sarah Bernhardt]] e così via. Anche [[Marie Bashkirtseff]] lo ammirava profondamente.