Bartok il magnifico: differenze tra le versioni

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== Trama ==
Bartok, il pipistrello albino di [[Rasputin (Anastasia)|Rasputin]], prima di avere lui come padrone ed essere schiavizzato nel XX secolo, fa capire a tutti, pur non dicendo nulla di ciò, che non è un vero pipistrello, ma anche anch'egli un essere non-morto, però buono, a differenza del padrone-monaco corrotto, poiché, in veste di pipistrello (considerato un animale maledetto) "corrotto", ha dedicato la sua vita a Dio, che, apprezzando il suo amore fraterno, lo ha reso immortale e di pelo bianco come la bontà. Inoltre è un non-morto eterno, essendo senza reliquiario, e vive da tanto tempo, almeno un millennio. Qui vediamo la sua passata vita in un'altra epoca, nella Russia medievale. La scena è in una via di Mosca, dove Bartok passa la sua vita fingendosi un eroe e divertendo la gente con i suoi trucchi, aiutato dall'amico e compagno Zozi, un orso con la smodata passione per il teatro, salvato dallo zoo da Bartok stesso.
 
Un giorno il futuro zar di Russia, il principe Ivan di Mosca, antenato dei Romanov, viene, apparentemente, rapito dalla strega [[Baba Jaga|Baba Yaga]]. Bartok è incaricato dalla perfida Ludmilla, la via di mezzo tra una strega e una consigliera del futuro zar, di recarsi nella foresta di Baba Yaga e di trovare il giovane Ivan.