Anna Fendi: differenze tra le versioni

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Insieme alle sorelle Alda, Carla, Franca e Paola ha fondato il marchio Fendi.
 
Ha svolto il ruolo di responsabile e coordinatrice della progettazione delle collezioni Fendi e delle licenze legate al marchio.
 
== Biografia ==
Nata a Roma da Edoardo e Adele, inizia ad appassionarsi al mondo della Moda nella piccola boutique di accessori in pelle e guarnizioni in pelliccia, aperta dai genitori nel 1925 in via del Plebiscito – a cui faranno seguito altre quattro boutique aperte a Roma negli anni ’50. Terminati gli studi superiori, a seguito della prematura scomparsa del padre, inizia a lavorare stabilmente con la mamma e le sorelle nella gestione delle boutique di famiglia. Con il tempo ognuna assumerà un ruolo ben preciso: Paola, esperta nella pellicceria, nelle lavorazioni, nelle tinte, le conce; Franca, responsabile acquisti e direttrice del punto vendita di via Borgognona; Carla, responsabile dell’ufficio commerciale e dell’ufficio stampa; Alda, responsabile dell’atelier e del laboratorio di pellicce; Anna, responsabile dell’ufficio progettazione e licenze.
Nel mondo Fendi, Anna, la secondogenita di cinque sorelle, ha sempre svolto il ruolo a lei più congeniale – quello della creativa. Instancabile e tenace, scrupolosamente attenta per formazione e metodo alla soluzione estetica anche del minimo dettaglio, nella creatività ha concentrato il suo principale obiettivo professionale e il suo stesso stile di vita. Storica collaboratrice di Karl Lagerfeld, per quasi trent’anni è stata la diretta responsabile e coordinatrice della progettazione di tutte le collezioni Fendi e delle numerose licenze legate al marchio.
 
== Carriera ==
Nata a Roma da Edoardo e Adele, inizia ad appassionarsi al mondo della Moda nella piccola boutique di accessori in pelle e guarnizioni in pelliccia, aperta dai genitori nel 1925 in via del Plebiscito – a cui faranno seguito altre quattro boutique aperte a Roma negli anni ’50. Terminati gli studi superiori, a seguito della prematura scomparsa del padre, inizia a lavorare stabilmente con la mamma e le sorelle nella gestione delle boutique di famiglia. Con il tempo ognuna assumerà un ruolo ben preciso: Paola, esperta nella pellicceria, nelle lavorazioni, nelle tinte, le conce; Franca, responsabile acquisti e direttrice del punto vendita di via Borgognona; Carla, responsabile dell’ufficio commerciale e dell’ufficio stampa; Alda, responsabile dell’atelier e del laboratorio di pellicce; Anna, responsabile dell’ufficio progettazione e licenze.
Anna opera una vera rivoluzione in tutto il settore pelletteria e accessori contribuendo con la sua creatività alla caratterizzazione di nuove linee sia nelle lavorazioni che nei materiali, trasformando in particolare le borse, dotandole di un’innovativa morbidezza e destrutturazione.
“All’inizio eravamo delle trasformiste, poi con il tempo ciascuna di noi ha assunto dei compiti diversi assecondando le proprie inclinazioni naturali. Fin dalle prime esperienze lavorative, infatti, la mia vocazione era più legata agli aspetti creativi dell’Azienda. Al momento delle collezioni però eravamo tutte unite, come le cinque dita di una mano: diverse ma complementari.”
Nel 1960 è responsabile della decisione di concentrare tutto in un’unica sede con atelier, showroom, laboratori interni e spazio vendita in un ex teatro in via Borgognona, e a farla diventare la sede storica di Fendi.
Nel 1965 il Conte Savorelli di Lauriano la mette in contatto con unKarl giovaneLagerfeld, dicon grandecui talentoavvierà appenauna arrivato a Roma da Parigi: inizia così il lungo e inossidabile sodalizio con Karl Lagerfeldcollaborazione.
Nel 1970 viene presentata per la prima volta la collezione Fendi (al Pitti di Firenze e poi a Milano), suscitando grande ammirazione e interesse nel mercato americano e in quello giapponese, concretizzatosi. nelNel 1975 conapre l’aperturaun dellapunto boutique Fendivendita all’interno del celebre magazzino newyorkese Bergdorf&Goodman con accesso diretto dalla 5th Avenue. DaSotto allorala ilsua successoresponsabilità dicreativa Fendinasce èla scanditolinea dal“Ready rafforzamentoTo della distribuzione a livello internazionale e dall’aperturaWear” di monomarcamoda incasual franchising e direttimaschile. SiContemporaneamente imponesegue nelpersonalmente mondole dellalicenze modaitaliane iled logoestere. rappresentato dalla “doppia effe”, che diventa marchio inconfondibile di pellicce, borse e accessori innovativi e di qualità.
 
Sotto la sua responsabilità creativa nasce la linea “Ready To Wear” di moda casual, una linea maschile, molte linee di accessori tra cui una di arredamento per la casa. Contemporaneamente segue personalmente tutte le licenze italiane ed estere: dal profumo agli occhiali, dalla bigiotteria ai jeans, dalla biancheria alle linee scolastiche.
Nel 1993 viene affiancata dalla figlia Maria Silvia.
Come responsbile dell’ufficio stile e produzione è protagonista della continua ricerca e sperimentazione di materiali e lavorazioni e della costante anticipazione di linee e design che hanno permesso a Fendi di operare una vera e propria rivoluzione nei tessuti, nei colori, negli stampati del settore della pellicceria, del capospalla, delle borse, degli accessori, attraverso tecniche e leggerezze inedite.
 
Nel 1988, con l’aiuto delle sorelle, organizza una mostra straordinaria su Fendi e il sodalizio con Karl Lagerfeld alla Galleria d’Arte Moderna di Roma ricevendo i consensi di prestigiosi critici quali Bonito Oliva, Vittorio Sgarbi e altri illustri nomi e suscita un grande interesse tra i giovani, i quali faranno protrarre la mostra oltre il previsto.
Nel 2001 avviene la fusione con LVMH che dà un’ulteriore spinta al marchio, che oggi vanta oltre 250 punti vendita diretti in tutto il mondo. Poco dopo la fusione Anna Fendi decidelascia dila lasciare definitivamente le rediniresponsabilità del reparto creativo alla figlia Maria Silvia Venturini Fendi, ancora oggi al fianco di Karl Lagerfeld in Fendi come responsabile degli accessori, della linea uomo e bambino.
Nel 1993 viene affiancata dalla figlia Maria Silvia, ideatrice della celebre Baguette. Una collaborazione importante che sottolinea il discorso della continuità familiare e introduce in Azienda la terza generazione.
 
Nel 1999 spinge fortemente per l’acquisto del prestigioso Palazzo Fendi, divenuto oggi un tempio della moda, in un punto strategico di Roma.
Si occupa quindi della ristrutturazione di Villa Laetitia.
Nel 2001 avviene la fusione con LVMH che dà un’ulteriore spinta al marchio, che oggi vanta oltre 250 punti vendita diretti in tutto il mondo. Poco dopo la fusione Anna Fendi decide di lasciare definitivamente le redini del reparto creativo alla figlia Maria Silvia Venturini Fendi, ancora oggi al fianco di Karl Lagerfeld in Fendi come responsabile degli accessori, della linea uomo e bambino.
Nell’Ottobre 2011 è stata la prima donna italiana a ricevere a Washington il prestigioso premio IWF Hall Of Fame,. assegnatole per l'impegno nella promozione del bello e del made in Italy.
Da questo momento Anna inizia una nuova avventura imprenditoriale dedicandosi alla ristrutturazione di Villa Laetitia, residenza storica situata lungo le rive del Tevere che, dopo un attento restauro conservativo, oggi rappresenta un nuovo modo di concepire l’hotellerie. Nel 2013 Villa Laetitia è stata riconosciuta dalla rivista Forbes come una delle tre residenze più romantiche della città eterna grazie anche al rinomato ristorante stellato interno, l’Enoteca La Torre e al suo giovane e talentuoso Chef, Danilo Ciavattini.
Nell’Ottobre 2011 è stata la prima donna italiana a ricevere a Washington il prestigioso premio IWF Hall Of Fame, assegnatole per l'impegno nella promozione del bello e del made in Italy.
Nel 2012 lancia con Giuseppe Tedesco, suo compagno di vita, il progetto della selezione dei vini AFV - Anna Fendi.
Nel 2013 vede la luce, dopo anni di studio e ricerca, la collezione di design “AFV - Anna Fendi - L’arte della tavola”. Disegna pezzi di grande raffinatezza, che vogliono essere un omaggio alla creatività, alla storia e all’artigianato artistico italiano. Nel 2015 lancia un format internazionale che raccoglie tutte le sue creazioni e risponde al nome di AFV – Anna Fendi Winebar.
 
Nel 2012 lancia con Giuseppe Tedesco, suoil compagno diGiuseppe vita,Tedesco il progetto della selezione dei vini AFV - Anna Fendi.
== Parole chiave ==
Roma, Radici, Ruoli, Ricerca – queste le parole che identificano i valori fondanti di una Famiglia e del suo successo. È infatti Roma, con la sua incomparabile bellezza, l’ideale luogo dell’anima per lo stile Fendi: dalla prima piccola boutique in via del Plebiscito alle sedi successive nella prestigiosa via Borgognona, all’ottocentesco palazzo neoclassico su Largo Goldoni, inaugurato da Fendi nel 2005 dopo una magistrale ristrutturazione ad opera di Peter Marino. È nelle Radici, nei valori inalienabili che costituiscono il grande patrimonio delle origini e delle tradizioni familiari, che Fendi ha trovato la sua eccezionale forza di aggregazione e sviluppo. È nell’attenta focalizzazione dei Ruoli, nella valorizzazione delle specifiche qualità di ciascuno, che Fendi ha tracciato le linee guida per l’organizzazione del suo vertiginoso successo mondiale. Ed è infine nella Ricerca, nell’ardita sperimentazione di materiali e lavorazioni, nella costante anticipazione di linee e design, che Fendi ha trovato il suo punto di forza: quella “rivoluzione Fendi” che ha letteralmente sovvertito i vecchi generi del settore della pellicceria, del capospalla e degli accessori, e che ha portato il marchio oltre i confini delle consuetudini, fino alla realizzazione di autentici oggetti d’arte.
Su questi principi ereditati dalla disciplina materna, e che Anna e le sue sorelle hanno a loro volta trasmesso a figli e nipoti, trova nuova espressione anche il suo temperamento di appassionata manager della creatività.
 
== Riconoscimenti ==
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== Frasi ==
Vivere a Roma è stato un privilegio. Un grande privilegio.
 
Come si può pensare a qualcosa di nuovo in una città che è già tutto.
 
La bellezza per me non ha tempo né peso. La bellezza non può generare che altra bellezza.
 
Eravamo un piccolo laboratorio di idee che ha raggiunto il mondo.
 
La Moda non è una cosa frivola. Solo gli sciocchi lo possono pensare.
 
Ci sono vari tipi di lusso, come il lusso dello spazio, dell’accoglienza, della benevolenza. C’è il lusso dell’umiltà, che è un sentimento molto aristocratico. C’è il lusso di saper trovare nel lavoro, nella vita, nel divertimento, nell’amicizia, quella ricchezza che può provare solo chi ha tolleranza e misericordia.
 
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