Operazione Bagration: differenze tra le versioni

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Orša, difesa dalle efficienti divisioni del XXVII corpo d'armata tedesco (formazione dell'ala sinistra della 4ª armata), oppose una dura resistenza, e l'attacco sovietico, non supportato da sufficiente appoggio di artiglieria, venne bloccato per le prime 24 ore; a causa di questo fallimento iniziale le riserve corazzate (5ª armata corazzata della Guardia del generale Pavel Rotmistrov) di cui era previsto l'impiego in questo settore come forza di sfruttamento vennero dirottate, su indicazione del maresciallo Vasilevskij, più a nord nel settore della 5ª Armata sovietica, dove già stava avanzando il gruppo meccanizzato "Oslikovskij"<ref>{{Cita|Erickson 2002|pp. 219-221|Erickson2002}}.</ref>. Nell'area della 4ª Armata tedesca a est del Dnepr, il 2º fronte bielorusso non ottenne risultati decisivi, ma il generale von Tippelskirch prudentemente iniziò subito ad organizzare un ripiegamento manovrato per ritirare le sue forze dalle loro posizioni pericolosamente esposte<ref name="ReferenceE">{{Cita|Erickson 2002|p. 220|Erickson2002}}.</ref>.
 
Hitler e l'[[Oberkommando des Heeres|OKH]] (l'alto comando dell'esercito), oltre ad ordinare la resistenza sul posto (disposizione confermata il 24 giugno durante un incontro tra Busch e il generale [[Kurt Zeitzler|Zeitzler]] a Minsk, quartier generale del gruppo d'armate Centro<ref name="ReferenceE"/>), avevano finalmente iniziato ad inviare al feldmaresciallo Busch i primi rinforzi frettolosamente prelevati dai gruppi d'armate [[Heeresgruppe Nordukraine|Ucraina Nord]] ([[5. Panzer-Division (Wehrmacht)|5. Panzer-Division]]) e [[Gruppo d'armate Nord|Nord]] ([[12. Panzer-Division (Wehrmacht)|12. Panzer-Division]]), ma troppo tardi. La situazione era ormai compromessa e le formazioni corazzate sovietiche già dilagavano in profondità, sfruttando i varchi aperti dalle armate di fanteria<ref>{{Cita|Erickson 2002|pp. 220-221|Erickson2002}}.</ref>. I [[panzer]] si sarebbero sacrificati, nei giorni seguenti, nell'impossibile compito di salvare la gran quantità di truppe tedesche che, dopo il crollo dei bastioni di VicebskVitebsk e di Bobrujsk (a sud), rischiavano di rimanere accerchiate a est di Minsk.
 
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