Wired: differenze tra le versioni

Le versioni internazionali della rivista sono ''Wired UK'' e ''Wired Italia'', fruibili anche in versione on line all'interno dei rispettivi [[Sito web|siti web]].

 

[[File:Spectrum and Wired.jpg|thumb|Un [[Sinclair ZX Spectrum]] sovrapposto ad una copia di Wired (edizione inglese)]]

''Wired'' (letteralmente "collegato", "cablato") nasce nel 1993 a San Francisco ad opera del giornalista newyorkese [[Louis Rossetto]] e della sua compagna Jane Metcalfe. Furono aiutati a lanciare la rivista dall'imprenditore informatico Charlie Jackson e da Nicholas Negroponte, creatore del [[Mit Media Lab]] che non solo collaborò con la rivista dal 1993 al 1998<ref>Negroponte ha raccolto alcuni degli articoli scritti per Wired nel suo libro ''Being Digital'' (''Essere digitali'' nell'edizione italiana).</ref>, con una rubrica fissa, ma ne fu anche il primo investitore.

Dal novembre 2012 il direttore di ''Wired USA'' è [[Scott Dadich]].<ref>{{cita web|url=http://www.condenast.com/brands/wired/editor|titolo=Scott Dadich|editore=Wired USA|accesso=17 gennaio 2014}}</ref>

 

A partire da marzo [[2009]] viene pubblicata anche la versione italiana di ''Wired'', con la copertina del primo numero dedicata al [[Premio Nobel]] [[Rita Levi-Montalcini]]<ref>[http://mag.sky.it/mag/web_style/2009/03/05/wired_reazioni_in_rete.html ''Anche l'Italia è Wired: ecco le reazioni dei blogger'' - SKY.it, 2009-03-05]</ref><ref>[http://www.dillinger.it/wp-content/uploads/wired-italia.jpg La Professoressa Rita Levi-Montalcini sul primo numero della copertina]</ref>. Il nome scelto è ''Wired. Storie, idee e persone che cambiano il mondo'', dato che la sola parola ''Wired'' venne ritenuta di difficile comprensione per il pubblico italiano. L'impostazione di Wired Italia è la stessa della versione statunitense, ma non più del 20% dei contenuti vengono tradotti da Wired USA.

 

Nel giugno 2015, a seguito delle decisioni comunicate durante l'assemblea dei giornalisti, è stata dimezzata la redazione (ridotta da 12 a 6 giornalisti) ed è stata chiusa la pubblicazione mensile della rivista cartacea (ridimensionata a soli 2 numeri speciali all'anno), mantenendo attivo unicamente il sito web.<ref>{{cita web|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/06/25/wired-chiude-e-licenzia-il-mensile-della-rivoluzione-tecno-italiana-solo-su-web/1813875/|titolo=Wired, chiude e licenzia il mensile della rivoluzione tecno italiana. “Solo su web”|editore=Il Fatto Quotidiano|data=25 giugno 2015|accesso=28 giugno 2015}}</ref><ref>{{cita web|url=http://leganerd.com/2015/06/26/chiude-wired-italia/|titolo=Chiude Wired Italia|editore=Lega Nerd|data=26 giugno 2015|accesso=28 giugno 2015}}</ref>

 

 

Nel 2010, sotto la guida di [[Riccardo Luna]], Wired Italia annuncia l'adozione delle licenze Creative Commons per la gestione dei contenuti sul sito. Precisamente la licenza adottata è CC BY-NC-ND 3.0 . <ref>"[http://www.creativecommons.it/wiredcc Wired Italia adotta le licenze CC]"</ref>

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