Repubblica di Lucca: differenze tra le versioni

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Con la morte di Castruccio lo stato lucchese passa sotto il dominio, ora di una, ora di un'altra città fino a quando l'imperatore [[Carlo IV di Lussemburgo|Carlo IV]] concede l'indipendenza alla repubblica di Lucca in cambio di denaro, sebbene i territori siano molto ridimensionati. In questa occasione il borgo di Vivinaia viene rinominato [[Montecarlo (Italia)|Montecarlo]].
 
Tante furono le famiglie nobili al potere, {{citazione necessaria|come i Nuccorini (discendenti di Nuccorino) che dal [[1300]] al [[1371]] vediamorisultano iscritti al Supremo Magistrato dell'Anzianato}}.<ref>Giovannini, pag. 41</ref>
 
===Il secolo XV===
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Temendo le mosse dei [[Medici]] che cercavano di garantire a Firenze il predominio della Toscana, si dà inizio ai lavori di costruzione delle [[Mura di Lucca]] per proteggere la città da eventuali azioni belliche ai propri danni.
 
Nel [[1556]], per evitare il più possibile ingerenze straniere, viene riformata la struttura di governo in maniera che solo i discendenti di alcune famiglie lucchesi da più generazioni possano accedere al governo, nasce così la '''Serenissima Repubblica Lucense''' come repubblica aristocratica.
 
Lucca continua così a sopravvivere come città-Stato in senso medievale sia pure costituendosi come stato borghese e mercantile. Grazie alla sua definitiva alleanza con l'imperatore [[Carlo V]] ([[1521]]), la città riesce a scongiurare il pericolo di annessione toscana anche se la paura di perdere la propria "Libertà" ad opera della corte fiorentina permane nei suoi programmi politici. Altopascio e Montecarlo, avamposti toscani sono appena a 16-17 chilometri dalla città di Lucca che, non a caso, ha denominato il baluardo delle sue mura che si protende verso tale confine proprio "Libertà", unico a non avere un nome di santo.