La tavola fiamminga: differenze tra le versioni

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"Necavit" significa anche uccidere e "Equitem" non si limita al destriero ma anche a chi lo cavalca, quindi la frase può più propriamente intendersi come "chi ha ucciso il cavalliere?".
 
La stranezza è amplificata. Frase e copertura della stessa sono state prodotte nello stesso momento e dalla stessa mano, quindi dal pittore stesso che intenzionalmente scrive e poi nasconde quell'interrogativo. Il dipinto raffigura una camera dove si svolge una partita a scacchi tra due uomini, un giovane ed eroico soldato e un distinto nobile e, alle loro spalle, una riservata dama assorta in lettura. Forse apprendendo le vicissitudini storiche dei personaggi e lo studio della posizione dei pezzi sulla scacchiera (''si veda il riquadro'') il pittore pone allo spettatore un enigma, ancora da svelare.
 
Julia suo malgrado è costretta a interpellare il suo ex amante e docente di Storia dell'Arte Alvaro. Confida nell'aiuto dell'amica gallerista Mechu e di César, l'antiquario che l'ha colmata di amore paterno dopo la prematura scomparsa del genitori naturali. Trovano in Muñoz, modesto contabile ma provetto scacchista (che "non vuole vincere"), la persona adatta che potrà aiutarli a risolvere parte di quanto raffigurato sulla scacchiera. Nel mentre unala strana morte di Alvaro mette i cercatori allerta: un assassinio. Presto altri imprevedibili avvenimenti coinvolgono i proprietari del quadro e chi ne viene a contatto. Forse solo scoprendo il mistero della morte del cavaliere avvenuta nel 1471 si riuscirà anche a scopriresvelare cosa sta realmente ora accadendo.
 
== Cinema ==