Guerra in Mali: differenze tra le versioni

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La '''guerra in Mali''' si è sviluppata a seguito del [[colpo di Stato]] del marzo 2012 e dell'offensiva del [[Movimento Nazionale di Liberazione dell'Azawad]] (a prevalenza [[tuareg]]) e degli islamisti nel dicembre 2012. Nel gennaio 2013 una forza multinazionale ([[Operazione Serval]]) è intervenuta, su mandato [[ONU]], per ristabilire la sovranità del Mali sui territori sahariani settentrionali.
 
== Antefatti ==
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Il 9 gennaio [[2013]] il presidente maliano [[Dioncounda Traoré]]‚ in un discorso alla nazione, ha comunicato di aver chiesto e ottenuto un intervento aereo della [[Francia]], in accordo con l'[[ECOWAS]], contro i ribelli jihadisti che occupano il nord del Paese.<ref>[http://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/articoli/1076799/malipresidente-risposta-massiccia.shtml Mali,presidente: risposta massiccia - Mondo - Tgcom24<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
Il 10 gennaio il presidente francese [[François Hollande]] ha dato il via alla [[Operazione Serval|"Opération Serval]]", un'operazione di aiuto militare e logistico alle forze del governo maliano. A seguito dei raid aerei portati dall'[[Armée de l'air|aviazione francese]], la capitale [[Bamako]] è stata riconquistata dal governo di Traoré in un solo giorno, mentre sono giunte a sostegno le truppe francesi del [[1º Reggimento straniero di cavalleria]]<ref name=autogenerato1>[http://www.reporternuovo.it/2013/01/18/legione-straniera-i-cosacchiche-combattono-nel-deserto-del-mali/ Legione straniera,i cosacchi tornanonel deserto africano | Reporter nuovo<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
Le operazioni sono cominciate l'11 gennaio 2013 sotto gli auspici delle [[Risoluzione ONU|risoluzioni ONU]] [[Risoluzione ONU 2056|2056]] e 2085.<ref name=flightglobal/> Due giorni dopo l'aviazione francese bombarda le posizioni degli islamici vicino [[Sevarè]] per dar via libera alle truppe maliane via terra. A darne notizia è stato il presidente francese, [[François Hollande]], da [[Abu Dhabi]] attraverso la tv [[al-Jazeera]]. Il 14 gennaio dopo uno scontro terra-aria in cui ha perso la vita un pilota francese, l'esercito ha deciso di entrare in azione anche via terra. Il [[1º Reggimento straniero di cavalleria]] della [[Legione straniera francese]] viene così schierato in Mali<ref name=autogenerato1 />. I Paesi nordafricani dell'[[ECOWAS]] hanno messo in campo, al 24 gennaio, 1.750 soldati mentre alla stessa data risultano essere 2.400 i militari francesi schierati nell'operazione Serval. Gli elicotteri [[Aérospatiale SA 341 Gazelle|Gazelle]] continuano ad operare nel nord del Mali assieme a due [[Dassault Mirage F1|Dassault Mirage F1CR]] da ricognizione armati dell'[[Armée de l'air|aeronautica]], atterrati a Bamako il 14 gennaio una volta decollati dal [[Ciad]], da dove operano anche sei [[Dassault Mirage 2000|Mirage 2000D]] e quattro [[Dassault Rafale|Rafale B]], tutti assistiti da cinque [[Rifornimento in volo|aerocisterne]] [[Boeing C-135 Stratolifter]].