Porta Borsari: differenze tra le versioni

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Porta Borsari
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La '''Porta Borsari''' è una porta delle mura romane di [[Verona]].
In età romana aveva il nome di ''Porta Iovia'' per la presenza del vicino [[Tempio romano|tempietto]] dedicato a ''[[Giove (divinità)|Giove Lustrale]]''.<ref>Lanfranco Franzoni, ''Collegium iumentariorum Portae Ioviae in una nuova iscrizione veronese'', in "AQN LVII", cc. 617-632, (1986).</ref><ref>I resti del tempietto furono demoliti dopo il [[1926]], nel corso degli ampliamenti di via Diaz, e collocati nei giardini antistanti il [[Cimitero Monumentale di Verona|Cimitero Monumentale]] (nei pressi di un distributore di benzina, all'altezza di Lungadige Porta Vittoria). Nel corso di recenti lavori stradali sono riemersi i basamenti, che alla conclusione degli scavi sono stati ricoperti da sabbia e una gettata di cemento.</ref><ref>Il rito detto della ''lustratio'', cioè "purificazione" dei campi, si praticava nel mese di maggio.</ref> Nel medioevo prese il nome di ''Porta di San Zeno'', mentre l'attuale nome è riferito ai B''bursariiorsari'', ossia ai soldati di guardia che riscuotevano il [[dazio (economia)|dazio]].
 
==Storia==