Metodo (filosofia): differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
mNessun oggetto della modifica
Riga 49:
 
Dalle posizioni di Popper si è sviluppato nel secondo Novecento un dibattito teorico che in particolare con [[Thomas Kuhn]] che ha evidenziato come non possono indicarsi regole univoche per il metodo scientifico e come non sia possibile una definizione razionale e una commensurabilità delle teorie scientifiche: ne deriva così un antiempirismo per cui i cosiddetti "fatti" sono sempre «carichi di teoria» e i «paradigmi» scientifici in contrasto tra loro «ci dicono cose differenti sugli oggetti che popolano l’universo e sul comportamento di tali oggetti<ref>T. Kuhn, ''La struttura delle rivoluzioni scientifiche'' (1962)</ref>». Diventa perciò determinante per la conoscenza l'analisi della storia delle scienza mettendo da parte l'idea che vi sia un reale progresso scientifico. Con [[Paul Feyerabend]] la teoria di Kuhn viene estremizzata sino a sostenere una visione "anarchica" della conoscenza
{{Quote|La scienza è un'impresa essenzialmente anarchica: l'anarchismo teorico e umanitario è più aperto a incoraggiare il progresso che non le sue alternative fondate sulla legge e sull'ordine.<ref>P. Feyerabend, ''Contro il metodo: abbozzo di una teoria anarchica della conoscenza'', Milano, Feltrinelli, 1975 p. 26</ref>}}
per cui ''anything goes'', «''qualsiasi cosa può andar bene''»<ref>P. Feyerabend, ''op.cit.</ref>poiché non vi è un'implicita razionalità nella scienza che tanto meno può presumere di prevalere su le altre attività dell'uomo.