Embriologia: differenze tra le versioni

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== Nota di embriologia umana odierna ==
La crescita cellulare che porta all'organismo umano inizia con il processo di [[fecondazione]] che si protrae per un tempo variabile all'incirca tra le 16 e le 30 ore.
Dall'incontro-compenetrazione fra [[spermatozoo]] (cioè il [[gamete maschile]]) ed [[ovocita]] (o oocita o uovo) (cioè il [[gamete femminile]]), deriva l'ovocito fecondato detto [[zigote]] (ovvero è conclusa la fecondazione ed è iniziata la fase embrionale con il già [[embrione]] al suo 'primo stadio'); esso (one cell embryo) è, pre prima 'divisione', dapprima visibile come un’unica cellula al cui centro sono individuabili due pronuclei (ovocito fecondato a due pronuclei od anche ootide) -> vi è poi l’[[anfimissi]]->e zigote con la fusione dei due pronuclei in una unica entità che procede allo ->'zigote di due, post prima 'divisione'. L’anfimissi viene dunque interpretata per lo più come parte di un continuum. Si parte dall’[[ootide]] contenente due pronuclei derivanti e diversi dai gameti dei due genitori, pronuclei che influenzandosi reciprocamente, auto-innescano subito i meccanismi della fase di duplicazione del [[DNA]] (‘one cell embryo’ già in fase di duplicazione autonoma del proprio DNA ma con pronuclei ancora separati). Grazie alla fusione dei due pronuclei (fase definibile ‘one cell embryo’ con patrimonio diploide spazialmente congiunto) si arriva tramite i conseguenti meccanismi della fase della replicazione (senza modifiche genetiche) all'embrione bicellulare.
 
L’anfimissi viene dunque interpretata per lo più come parte di un continuum. Si parte dall’[[ootide]] contenente due pronuclei derivanti e diversi dai gameti dei due genitori, pronuclei che influenzandosi reciprocamente, auto-innescano subito i meccanismi della fase di duplicazione del [[DNA]] (‘one cell embryo’ già in fase di duplicazione autonoma del proprio DNA ma con pronuclei ancora separati). Grazie alla fusione dei due pronuclei (fase definibile ‘one cell embryo’ con patrimonio diploide spazialmente congiunto) si arriva tramite i conseguenti meccanismi della fase della replicazione (senza modifiche genetiche) all'embrione bicellulare.
Lo [[zigote]] (embrione unicellulare) si divide per [[mitosi]], dando origine a cellule più piccole, chiamate [[blastomeri]]: da zigote 'di unò, (embrione unicellulare) a zigote di due, (embrione bicellulare); dopo lo zigote di due (embrione bicellulare) seguono-> zigote di 4, poi di 8 cellule, etc, (ormai embrione pluricellulare). A seguire si succedono le altre mitosi. Questo processo è chiamato segmentazione; arrivati ai 16 blastomeri verso il terzo giorno, si costituisce la [[morula]]. La morula è così chiamata perché, nel suo procedere, l'uovo fecondato assume la forma di una piccola mora. È la morula ad entrare nella [[cavità uterina]]. Allo stato di morula la segmentazione si accentua, le cellule cominciano a produrre un liquido che va a riempire gli spazi intercellulari e poi si raccoglie al centro della morula. Verso il quinto giorno, si passa allo stadio di formazione della [[blastocisti]] (embrione dell'età di circa 5 giorni). Con la blastocisti, si differenziano due tipologie cellulari. Le cellule più esterne formano il [[trofoblasto]] che darà luogo alla [[placenta (biologia)|placenta]] e agli altri sistemi di sostegno che serviranno allo sviluppo in [[utero]] dell'embrione (ma che non compongono l'embrione stesso). Le cellule più interne formano invece l'[[embrioblasto]] (così definito nel passato poiché considerato come l'eccellenza del 'germe' dell'embrione). Continua poi la fase embrionale; l'embrione, frutto del concepimento, a seguito della fecondazione, è così chiamato fino alla 7º-9º o meglio (8º) settimana di gestazione dopo di che è chiamato [[feto]]. Dopo l'embrione ed il feto intrauterino, vi è il feto in transito dall'utero all'esterno ed infine questo essere giunge all'esterno dell'utero.
 
Lo [[zigote]] (embrione unicellulare) si divide per [[mitosi]], dando origine a cellule più piccole, chiamate [[blastomeri]]: da zigote 'di unò, (embrione unicellulare) a zigote di due, (embrione bicellulare); dopo lo zigote di due (embrione bicellulare) seguono-> zigote di 4, poi di 8 cellule, etc, (ormai embrione pluricellulare). A seguire si succedono le altre mitosi. Questo processo è chiamato segmentazione; arrivati ai 16 blastomeri verso il terzo giorno, si costituisce la [[morula]]. La morula è così chiamata perché, nel suo procedere, l'uovo fecondato assume la forma di una piccola mora. È la morula ad entrare nella [[cavità uterina]]. Allo stato di morula la segmentazione si accentua, le cellule cominciano a produrre un liquido che va a riempire gli spazi intercellulari e poi si raccoglie al centro della morula. Verso il quinto giorno, si passa allo stadio di formazione della [[blastocisti]] (embrione dell'età di circa 5 giorni). Con la blastocisti, si differenziano due tipologie cellulari. Le cellule più esterne formano il [[trofoblasto]] che darà luogo alla [[placenta (biologia)|placenta]] e agli altri sistemi di sostegno che serviranno allo sviluppo in [[utero]] dell'embrione (ma che non compongono l'embrione stesso). Le cellule più interne formano invece l'[[embrioblasto]] (così definito nel passato poiché considerato come l'eccellenza del 'germe' dell'embrione). Continua poi la fase embrionale; l'embrione, frutto del concepimento, a seguito della fecondazione, è così chiamato fino alla 7º-9º o meglio (8º) settimana di gestazione dopo di che è chiamato [[feto]]. Dopo l'embrione ed il feto intrauterino, vi è il feto in transito dall'utero all'esterno ed infine questo essere giunge all'esterno dell'utero.
 
Le cellule più esterne formano il [[trofoblasto]] che darà luogo alla [[placenta (biologia)|placenta]] e agli altri sistemi di sostegno che serviranno allo sviluppo in [[utero]] dell'embrione (ma che non compongono l'embrione stesso). Le cellule più interne formano invece l'[[embrioblasto]] (così definito nel passato poiché considerato come l'eccellenza del 'germe' dell'embrione). Continua poi la fase embrionale; l'embrione, frutto del concepimento, a seguito della fecondazione, è così chiamato fino alla 7º-9º o meglio (8º) settimana di gestazione dopo di che è chiamato [[feto]]. Dopo l'embrione ed il feto intrauterino, vi è il feto in transito dall'utero all'esterno ed infine questo essere giunge all'esterno dell'utero.
 
Da menzionare il processo di [[congelamento embrionale]] che (in procedure di fecondazione assistita es. [[FIVET]]) dura alcune ore. Pur essendo stato identificato il periodo compreso tra le 20 e le 22 ore come il migliore per eseguirlo, il processo di congelamento embrionale rimane con un elevato grado di incertezza circa lo stadio di evoluzione in cui avviene effettivamente. È cioè possibile che il congelamento avvenga più avanti nel ‘tempò. Nella branca scientifica della embriologia umana vi sono poi differenti posizioni sulla definizione del termine embrione, per cui molti, come sopra riportato, ritengono di definire "embrione" già l'essere da ootide/ovocita fecondato-(zigote), altri ritengono di definire "embrione" solo l'essere da due settimane dalla fecondazione.