Fenolo: differenze tra le versioni

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Il '''fenolo''' è un [[composti aromatici|composto aromatico]] derivato dal [[benzene]] recante un [[gruppo funzionale|gruppo]] [[Gruppo ossidrilico|ossidrile]] (-OH) direttamente legato all'anello benzenico. Tale composto appartiene alla classe dei [[fenoli]], che raggruppa i [[composto chimico|composti]] che presentano uno o più ossidrili legati ad un anello aromatico.
 
La sua [[formula chimica]] è C<sub>6</sub>H<sub>5</sub>OH. Non lo si deve confondere con l'[[Alcool benzilico|alcol benzilico]] (C<sub>6</sub>H<sub>5</sub>CH<sub>2</sub>OH).
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Il fenolo viene impiegato come [[reagente]] nell'[[industria chimica]] principalmente per la produzione di [[bisfenolo A]], [[resine fenoliche]] e [[caprolattame]].<ref>{{Cita|Zoller|p. 65}}</ref> Le soluzioni acquose ad alta concentrazione di fenolo causano bruciature alla pelle; questa azione è sfruttata in cosmetica nella produzione di preparati esfolianti, capaci di rimuovere gli strati superficiali della [[pelle]]. Nell'utilizzare tali preparati è buona precauzione evitare il contatto con occhi e bocca.
 
Il fenolo venne utilizzato anche come composto per eseguire condanne a morte. In particolare, il fenolo è stato utilizzato nello sterminio [[Nazionalsocialismo|nazista]] durante la [[seconda guerra mondiale]]. Iniezioni di fenolo sono state somministrate a migliaia di persone nei [[Campo di sterminio|campi di concentramento]], specialmente a [[Campo di concentramento di Auschwitz|Auschwitz]]. L'esecuzione delle iniezioni veniva effettuata da medici e dai loro assistenti; inizialmente il fenolo era introdotto per endovena, solitamente nel braccio, ma successivamente le iniezioni vennero eseguite direttamente nel [[cuore]] della vittima in modo da provocare un morte più rapida e quasi istantanea, entro 15 secondi. Questo sistema venne introdotto nelle fasi iniziali, a partire dal [[1941]] in Auschwitz, dove dalle 30 alle 60 persone vennero uccise ogni giorno con questa modalità. Uno dei più famosi prigionieri di Auschwitz ad essere ucciso con una iniezione di fenolo è stato [[Massimiliano Maria Kolbe]], un prete cattolico che volontariamente si sottopose a tre settimane di fame e disidratazione al posto di un altro prigioniero e che poi fu ucciso dai nazisti in modo da fare più posto nella cella di isolamento.<ref>{{Cita web|editore = Johannes Kepler University, Linz, Austria |sito=Auschwitz - FINAL STATION EXTERMINATION |titolo= Killing through phenol injection |url=http://www.wsg-hist.uni-linz.ac.at/AUSCHWITZ/HTML/Phenol.html | accesso=29 settembre 2006}}</ref>
 
L'utilizzo dell'acido fenico sulle mani è una delle possibili spiegazioni scientifiche al fenomeno delle stigmate, come supposto da [[Sergio Luzzatto]] nella sua biografia di [[Padre Pio da Pietrelcina|Padre Pio]]<ref>[http://www.corriere.it/cronache/07_ottobre_24/luzzatto.shtml Padre Pio, il giallo delle stigmate . Corriere della Sera<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Tuttavia, ciò è ritenuto poco plausibile in termini sia [[Anatomia|anatomici]] che [[Patologia|fisiopatologici]] da Ezio Fulcheri, docente di [[anatomia patologica]] all'[[Università degli Studi di Genova|università di Genova]]: «''non posso immaginare quali sostanze permettano di tenere aperte le ferite per cinquanta anni, impedendone la naturale evoluzione.''».<ref>{{Cita news|autore=Andrea Tornielli|url=http://www.ilgiornale.it/interni/le_stimmate_padre_pio_ecco_perche_non_sono_trucco/21-09-2009/articolo-id=384335-page=0-comments=1|titolo=Le stimmate di Padre Pio? Ecco perché non sono un trucco|pubblicazione=[[Il Giornale]]|giorno=21|mese=settembre|anno=2009}}</ref>