Deng Yingchao: differenze tra le versioni

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Deng nacque a [[Nanning]], nel [[Guangxi]]; suo padre morì quando lei era molto giovane e sua madre si prese cura della sua educazione, in particolare insegnandole la [[medicina]]. Nel periodo di fervore rivoluzionario che fece seguito alla nascita della [[Repubblica di Cina]] e alle provocazioni giapponesi, Deng si politicizzò e partecipò al [[Movimento del 4 maggio 1919]], dove conobbe [[Zhou Enlai]]. I due si sposarono l'8 agosto [[1925]] a [[Tianjin]]. I due non ebbero mai figli, ma adottarono alcuni orfani di rivoluzionari, fra cui [[Li Peng]], futuro capo del governo.
 
Deng fu una funzionaria statale e impegnata nel campo femminile, promuovendo l'abolizione del cosiddetto [[loto d'oro]]. Nel [[1956]] entrò nel [[Comitato Centralecentrale del Partito Comunista Cinesedi Cina]] e, nel [[1975]], membro del [[Comitato Permanente dell'Assemblea Popolare Nazionale]]. Con l'ascesa di [[Deng Xiaoping]] e l'esautorazione della [[banda dei quattro]], il ruolo di Deng Yingchao vide un incremento: nel [[1976]] divenne vicepresidente del Comitato Permanente dell'Assemblea e, nel [[1978]], venne promossa a membro dell'[[Politburo del Partito Comunista Cinese|Ufficio Politico del Partito Comunista Cinese]]. Fra il [[1978]] al [[1982]] fu secondo segretario della [[Commissione Centrale per l'Ispezione Disciplinare]], quindi, dal [[1983]] al [[1988]] fu presidentessa della [[Conferenza Politica Consultiva del Popolo Cinese]].
 
Nel [[1987]], Deng lasciò il Comitato Centrale del PCC. Morì l'11 luglio [[1992]]. A [[Tianjin]] venne eretto un memoriale dedicato a lei e a Zhou.