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A Firenze fu attivo [[Raffaellino del Garbo]], mentre la bottega con più commesse fu quella delle monache, [[le Murate]], in [[via Ghibellina]], che forniva i paramenti ecclesiastici per le maggiori occasioni solenni. La maggior commessa quattrocentesca fu quella per il [[Battistero di San Giovanni (Firenze)|Battistero]], tra il [[1466]] e il [[1480]]. Vennero ricamati piviali, dalmatiche e piante su cui veniva riportata in 26 scene la vita di san Giovanni Battista, realizzate da [[Paolo da Verona]], [[Coppino di Giovanni da Malines]], [[Piero da Venezia]] e altre su disegni di [[Antonio Pollaiuolo]]. Nel [[1477]] circa venne realizzato da [[Francesco Malocchi]] il paliotto offerto ad [[Assisi]] da [[Papa Sisto IV|Sisto IV]] con figure di [[Antonio Pollaiuolo]].
 
A Milano, verso la metà del secolo, [[Filippo Maria Visconti]] chiamò alla sua corte artisti fiorentini i e veneziani a lavorare presso di lui, per cui lo stile fiorentino e quello veneziano si incontrarono in decorazioni arabescate di gusto orientaleggiante. Ne sono esempi il paliotto di [[Varese]] del [[1491]] e quello di [[Madonna delle Grazie|Santa Maria delle Grazie]].
Si sviluppa anche il [[ricamo in bianco]], quello a fili contati e il reticello che darà poi origine al [[merletto]] classico ad ago e al [[merletto a filet]].