Panigacci: differenze tra le versioni

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Si possono gustare con gli [[affettati]], formaggi molli come lo [[stracchino]] e e il gorgonzola, o con vari [[sugo (gastronomia)|sughi]], da quello di funghi al [[pesto]]. Il modo più adatto per gustarli con dei sughi è quello di farli bollire una volta raffreddati, servirli e versare il sugo, creando un primo piatto originale. In alcuni ristoranti della Lunigiana esiste la variante "dolce": si servono a fine pasto con della cioccolata da spalmare.
 
I panigacci hanno origini molto antiche, sono diffusi nella [[Lunigiana]] e nel levante ligure ed hanno i natali nel paese di [[Podenzana]], dove è stato costituito un consorzio tra i ristoratori, per mantenere inalterato il sapore antico di questo semplice prodotto. In Liguria i ''testi'' di terracotta e mica, vengono fabbricati da tempo immemorabile ad Iscioli, nel comune di [[Ne (Italia)|Ne]], nell'entroterra di [[Chiavari]] e si possono trovare nei negozi e nei consorzi agrari del chiavarese. Nella seconda guerra mondiale, quando i tedeschi distrussero un ponte che collegava il comune di Podenzana con il resto della regione, gli abitanti del comune sopravvissero mangiando panigacci fatti con farina di ghiande e castagne. A [[Ponzanello]] (Comune di [[Fosdinovo]]) un piatto tipico sono le focaccette, una variante dei panigacci.
 
Sono fatti con [[acqua]], [[farina]] e [[sale]] e si preparano mescolando gli ingredienti fino a ottenere una pastella fluida. Tale pastella viene quindi versata nei ''testi''<ref name="toscanascosta">{{cita web|url=http://toscanascosta.blogspot.it/2014/01/il-panigaccio-di-podenzana.html|titolo=IL PANIGACCIO DI PODENZANA|sito=toscanascosta.blogspot.it|accesso=28 luglio 2014}}</ref>, precedentemente lasciati arroventare su di un fuoco vivace, tipicamente in un falò o in un forno a legna. Quando sono roventi al calor rosso, vengono estratti dal forno e fatti raffreddare un poco poi viene fatta una pila di testi, in modo tale che stando nel mezzo la pastella si cuocia sui due lati. Una volta "smontata" la pila i panigacci si servono in cestini di vimini e usati come companatico di [[Salume|salumi]] e [[Formaggio|formaggi]] cremosi. In [[Liguria]] i panigacci si chiamano ''testaieu'' e si servono durante le feste di paese autunnali, nell'entroterra del levante, con un sostanzioso strato di [[pesto alla genovese]], con parmigiano grattugiato o dolci al [[miele]] e naturalmente un vino nuovo ''nostralino''.