Francesco Antonio Manzoli: differenze tra le versioni

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Laureato in [[Medicina|Medicina e Chirurgia]] all'[[Università di Bologna]] nel [[1962]], rimase nella stessa università dove nel [[1963]] ebbe il primo incarico (assistente di ruolo all'istituto di Istologia della [[Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università di Bologna|Facoltà di medicina]]), nel [[1965]] si specializzò in [[Urologia]] e nel [[1968]] ottenne la [[libera docenza]] in ''Istologia e Embriologia generale''. Nel [[1971]] si trasferito all'[[Università di Chieti]] e in questa università nel [[1974]] divenne [[professore ordinario]] ''Istologia'' e preside della Facoltà di medicina.
 
Tornato all'Università di Bologna nel [[1980]], nel [[1982]] divenne anche presidente degli ''[[Istituto Ortopedico Rizzoli|Istituti Ortopedici Rizzoli]]'', incarico che conservò fino al [[1989]]: in due anni azzerò i debiti di 48 miliardi di [[Lira italiana|lire]], in sei anni ne raddoppiò le strutture scientifiche riportandolo all'antico prestigio<ref name=Nigro>Luciano Nigro, «[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2007/11/17/manzoli-torna-per-rifare-grande-il.html E Manzoli torna per rifare grande il Rizzoli]», ''La Repubblica'', 17 novembre 2007</ref>. Gli ottimi risultati ottenuti al ''Rizzoli'' fecero ottenere a Manzoli importanti ruoli ufficiali e incarichi di prestigio, quali membro del ''[[Consiglio Nazionale delle Ricerche]]'', membro della ''Commissione farmaci'' e infine nel [[1989]] direttore dell'[[Istituto Superiore di Sanità]] (ISS), il principale [[ente di ricerca]] italiano in ambito biomedico<ref>«[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1989/04/22/il-governo-nomina-110-membri-del-cnel.html Il governo nomina i 110 membri del CNEL]». ''La Repubblica'', 22 aprile 1989</ref>. La sua carriera subì una brusca interruzione con [[Tangentopoli]]. Membro della ''Commissione farmaci'' presieduta da [[Duilio Poggiolini]], anche Manzoli ne fu travolto. Dapprima latitante<ref>Mario Pappagallo, «[http://archiviostorico.corriere.it/1993/luglio/06/fuga_due_padroni_del_ministero_co_0_9307062617.shtml In fuga i due " padroni " del ministero]». ''Corriere della Sera'', 6 luglio 1993</ref>, dovette dimettersi da direttore dell'ISS. Arrestato, condotto dapprima a [[Poggioreale_(quartiere_di_Napoli)#Carcere|Poggioreale]] e quindi al [[carcere di San Vittore]], fu poi [[Sentenza_(diritto_italiano)#Assoluzione|assolto]] con formula piena («perché il fatto non sussiste»)<ref name=Nigro/>. Dal 1º gennaio [[2008]] è stato direttore scientifico dell'[[Istituto Ortopedico Rizzoli]] di [[Bologna]].
 
== Opera ==