Prima Categoria: differenze tra le versioni

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scorporo
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|sport = Calcio
|fondazione = [[1959]]
|partecipanti = Da 15 a 16 squadre super baseciascun regionalegirone
|nazione = {{ITA}}
|stagione attuale =
|formato = 106105 [[girone all'italiana|gironi A/Rall'italiana]] con eventuali [[play-offplayoff]] e [[play-outplayout]]
|titolo =
|trofeo =
|detentore =
|apertura = settembreSettembre
|chiusura = Giugno
|tipologia = Club
|promozione = [[Promozione (calcio)|Promozione]]
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== Regolamento ==
Elemento comune a tutti i 106105 gironi è la promozione dei rispettivi vincitori al campionato di [[Promozione (calcio)|Promozione]] e la retrocessione delle squadre ultime classificate in [[Seconda Categoria]], mentre variano localmente le società ammesse ai [[Play-off|playoff]] e ai [[Play-out|playout]], le ulteriori retrocessioni dirette e il numero complessivo dei club partecipanti.<ref>Generalmente un distacco a doppia cifra comporta la ratifica immediata della classifica della stagione regolare.</ref>
 
== Storia ==
{| class="wikitable" border="1" cellpadding="3" cellspacing="0" style="float:right"
|+ Albo d'oro
! Stagione
! Campione
|-
| [[Prima Categoria 1904|1904]]
| colspan="2" | {{Calcio Genoa}}
|-
| [[Prima Categoria 1905|1905]]
| colspan="2" | {{Calcio Juventus}}
|-
| [[Prima Categoria 1906|1906]]
| colspan="2" | {{Calcio Milan}}
|-
| [[Prima Categoria 1907|1907]]
| colspan="2" | {{Calcio Milan}}
|-
| [[Campionato Italiano di Prima Categoria 1908|1908]]
| {{Calcio Pro Vercelli}}
|-
| [[Campionato Federale di Prima Categoria 1909|1909]]
| {{Calcio Pro Vercelli}}
|-
| [[Prima Categoria 1909-1910|1909-10]]
| {{Calcio Inter}}
|-
| [[Prima Categoria 1910-1911|1910-11]]
| colspan="2" | {{Calcio Pro Vercelli}}
|-
| [[Prima Categoria 1911-1912|1911-12]]
| colspan="2" | {{Calcio Pro Vercelli}}
|-
| [[Prima Categoria 1912-1913|1912-13]]
| colspan="2" | {{Calcio Pro Vercelli}}
|-
| [[Prima Categoria 1913-1914|1913-14]]
| colspan="2" | {{Calcio Casale}}
|-
| [[Prima Categoria 1914-1915|1914-15]]
| colspan="2" | {{Calcio Genoa}}
|-
| [[Prima Categoria 1919-1920|1919-20]]
| colspan="2" | {{Calcio Inter}}
|-
| [[Prima Categoria 1920-1921|1920-21]]
| colspan="2" | {{Calcio Pro Vercelli}}
|-
| [[Prima Categoria 1921-1922|1921-22]]
| colspan="2" | {{Calcio Novese}}
|}
Originariamente la Prima Categoria era l'equivalente dell'attuale [[Serie A]]; dal [[1904]] (anno in cui fu istituito anche il campionato di [[Seconda Categoria]]) al [[1922]] fu questa, infatti, la denominazione ufficiale del massimo campionato italiano. Le edizioni precedenti del torneo, dal [[1898]] al [[1900]], e dal [[1901]] al [[1903]], erano rispettivamente definite '''Campionato Nazionale di Football''' e '''Campionato Italiano di Football'''.<ref>{{cita libro|autore=[[Carlo Fontanelli (1963)|Carlo Fontanelli]]|titolo=La Biblioteca del calcio "La legge del Genoa" - I campionati italiani della stagione 1904 |editore=[http://www.bibliotecadelcalcio.com GEO Edizioni]|anno=2001|città=Empoli}}</ref>
 
=== I primi anni ===
Il [[Genoa Cricket and Football Club|Genoa]] fu indiscutibilmente la prima Grande del calcio italiano, essendosi aggiudicato i primi tre tornei disputati. Fu il [[Associazione Calcio Milan|Milan]], capitanato da [[Herbert Kilpin]], la prima avversaria a riuscire a fermare la corsa degli assi [[Genova|genovesi]], vincendo il titolo del [[1901]]. I genoani, che nel frattempo adottarono quella che diverrà la loro classica casacca rossoblù, si rifecero vendicandosi dei rossoneri nel [[1902]], per poi ripetersi l'anno successivo. Anche il torneo di [[Prima Categoria 1904]], nel quale fu presentata la nuova denominazione del campionato, vide trionfare i liguri, che infilarono così una seconda tripletta tricolore.
[[File:Formazione Juventus 1905.jpg|thumb|left|I primi bianconeri Campioni d'Italia nel 1905]]
 
Lo svilupparsi del movimento calcistico convinse la [[Federazione Italiana Giuoco Calcio|FIF]], da poco iscrittasi alla [[Fédération Internationale de Football Association|FIFA]], ad una riforma del campionato a partire dal [[1905]], sostituendo alle gare secche una serie di gruppi preliminari, i cosiddetti ''Gironi Eliminatorii Regionali'', propedeutici al ''Girone Finale Nazionale'', ed introducendo le partite di andata e ritorno. La Juventus, squadra che aveva raggiunto le due precedenti finali, riuscì a cogliere la sua prima vittoria dopo un inaspettato scivolone casalingo del ''Grifone'' contro la [[Unione Sportiva Milanese|Milanese]] all'ultima giornata.
 
Mentre le pionieristiche società avversarie pian piano chiudevano i battenti, rossoblù, rossoneri e bianconeri erano gli autentici pilastri di questo primordiale ''football'' italiano. Col passare degli anni, tuttavia, la primigenia matrice inglese cominciò ad attenuarsi, mentre larghissimo piede acquistò la nuova componente formata da giocatori [[Svizzera tedesca|svizzeri tedeschi]]: fu grazie ad essi che il Milan tornò alla vittoria nel [[1906]], dopo la rinuncia della Juventus a disputare l'ennesima ripetizione della gara di spareggio per la assegnazione del titolo, e nel [[1907]].
 
=== La crisi del 1908 e l'italianizzazione del torneo ===
Chiusosi il primo decennio, il calcio italiano andò incontro ad importanti cambiamenti, dovuti alla decisione della [[Federazione Italiana Giuoco Calcio|FIF]] di italianizzare a forza il campionato, escludendovi i giocatori stranieri che pure avevano fondato il gioco in Italia. La scelta della Federazione colpì duramente i ''Football Club'' e diede largo spazio alle ''Unioni Sportive e Ginniche'' che, più deboli in quanto non dirette dai maestri albionici, erano però usualmente formate completamente da atleti italiani e fino ad allora si erano interessate maggiormente al parallelo campionato organizzato dalla Federazione Ginnica. All'assemblea del 20 ottobre 1907, comunque, il presidente della [[Società Ginnastica Andrea Doria|Doria]], Oberti, presentò un ordine del giorno con cui proponeva di organizzare un campionato parallelo a quello ''italiano'', che fosse aperto a tutti, compresi gli stranieri:<ref>Chiesa, p. 18.</ref>
{{Citazione|L'Assemblea delibera che il Regolamento organico sia modificato in modo da comprendere due gare di campionato: la prima chiamata Campionato Federale, libera a tutti i soci appartenenti alle società iscritte alla Federazione, anche se stranieri..., e la seconda chiamata Campionato italiano e riservata ai soli giuocatori italiani o nazionalizzati... Alla prima sarà assegnata la [[Coppa Spensley]]... Alla seconda sarà invece assegnata la [[Coppa Buni]]...}}
All'approvazione di tale ordine del giorno, la reazione dei ''Club'' classici fu durissima, sfociando addirittura nel ritiro dal torneo. LA FIF emanò dunque un ulteriore ordine del giorno:
{{Citazione|I delegati presenti, addolorati per il ritiro dei delegati delle società Club Torino, Milan Club, Libertas, Genoa Club, Naples FBC, affermano solennemente il concetto che nel proporre un campionato italiano riservato ai soli giuocatori italiani... hanno inteso dare maggior incremento al giuoco, diffondendolo ovunque in Italia, senza per questo pregiudicare i diritti delle società composte da giuocatori stranieri, alle quali hanno riservato la ''maggior gara'' di campionato federale.|Ordine del giorno della FIF, citato in Chiesa, p. 19.}}
Le squadre "spurie internazionali" (composte cioè anche da stranieri) non ritornarono però sui propri passi, sia per protesta contro le nuove limitazioni contro gli stranieri, esistenti persino nel campionato federale (al quale potevano partecipare solo gli stranieri con dimora fissa in Italia), sia per il timore che, se avessero accettato la politica autarchica della Federazione, essa sarebbe stata soltanto il primo passo verso la completa epurazione degli stranieri dal campionato. Di conseguenza il [[Associazione Calcio Milan|Milan]] campione in carica, il [[Genoa Cricket and Football Club|Genoa]] e il [[Torino Football Club|Torino]] rifiutarono di partecipare al Campionato italiano e si ritirarono anche dal torneo federale dopo le prime gare eliminatorie. Così riassumeva le assemblee federali che portarono a scindere in due il campionato il quotidiano torinese ''La Stampa'':
{{Citazione|Gli amanti di questo sport ricordano come sempre maggiore divenisse il numero degli stranieri partecipanti [...impedendo] a società giovani di affermarsi a giocatori italiani o a cimentarsi in esse gare... Occorreva dunque escludere il campione straniero dalle Gare di campionato nazionale... Si decise quindi: 1º di far giuocare i campionati italiani soltanto a giuocatori italiani. 2º di indire, oltre a quel campionato, una gara di campionato federale, aperta a qualunque giocatore socio delle Società federate. Ambedue queste gare saranno suddivise in I, II e III Categoria. Concludendo, la gara preesistente fu lasciata tale e quale, cioè libera a tutti, ma le fu mutato il nome in Gara federale, mentre si istituì con il nome di Campionato italiano una gara importantissima, aperta ai soli italiani, e che avrà come premio la stupenda Coppa... Romolo Buni.|''La Stampa'' del 2 dicembre 1907, citato in Chiesa, p. 19.}}
 
Nella stagione 1908 si disputarono due campionati separati:
#[[Campionato Federale di Prima Categoria 1908|quello ''federale'']] vinto dalla Juventus contro il Doria.
#[[Campionato Italiano di Prima Categoria 1908|quello ''italiano'']] vinto dalla debuttante Pro Vercelli.
Alla Juventus non fu però assegnata la [[Coppa Spensley]] che le spettava di diritto in quanto Campione Federale, perché il Milan detentore in carica (in quanto campione d'Italia nelle stagioni 1906 e 1907) l'aveva polemicamente riconsegnata a Spensley, rappresentante del Genoa; all'inizio della stagione successiva, fu deliberato che la Coppa venisse assegnata permanentemente al Milan, la società che l'aveva vinta per due volte di fila (1906 e 1907).<ref>Chiesa, pp. 20-21.</ref> Per quanto riguarda il Campionato ''italiano'', snobbato dalle grandi, fu la debuttante [[Football Club Pro Vercelli 1892|Pro Vercelli]] ad aggiudicarselo, approfittando della situazione: i nuovi arrivati neutralizzarono i liguri dell'[[Società Ginnastica Andrea Doria|Andrea Doria]] e i lombardi dell'[[Unione Sportiva Milanese|US Milanese]] conquistando il loro primo titolo, bissato l'anno successivo. Il nuovo calcio italiano usciva così dalle metropoli: cominciava il periodo d'oro delle ''provinciali''.
{| class="wikitable" border="1" cellpadding="3" cellspacing="0" style="float:right"
|+ Albo d'oro <small>(in ''corsivo'' il titolo non ufficiale)</small>
! Edizione
! Campione federale
! Edizione
! Campione italiano
|-
| ''[[Campionato Federale di Prima Categoria 1908|1908]]''
| ''{{Calcio Juventus}}''
| [[Campionato Italiano di Prima Categoria 1908|1908]]
| {{Calcio Pro Vercelli}}
|-
| [[Campionato Federale di Prima Categoria 1909|1909]]
| {{Calcio Pro Vercelli}}
| ''[[Campionato Italiano di Prima Categoria 1908|1908]]''
| ''{{Calcio Juventus}}''
|-
| [[Prima Categoria 1909-1910|1909-10]]
| {{Calcio Inter}}
| ''[[Prima Categoria 1909-1910|1909-10]]''
| ''{{Calcio Pro Vercelli}}''
|}
La formula dei due tornei, uno ammettente anche gli stranieri e l'altro riservato ai soli italiani, si ripeté anche l'anno successivo:
#il [[Campionato Federale di Prima Categoria 1909|campionato ''federale'']], aperto a tutti, fu vinto dalla Pro Vercelli
#il [[Campionato Italiano di Prima Categoria 1909|campionato ''italiano'']] fu invece appannaggio della Juventus, trionfante contro l'USM
La Pro Vercelli vinse così la [[Coppa Zaccaria Oberti]] abbinata alla vittoria del Campionato federale, mentre la Juventus poté aggiudicarsi la [[Coppa Romolo Buni]] in quanto vincente il Campionato italiano.<ref>Chiesa, p. 21.</ref> Tuttavia solo i due trionfi della Pro Vercelli nelle stagioni 1908 e 1909 sono riconosciuti attualmente dalla Federazione come "ufficiali", mentre i due tornei paralleli vinti dalla Juventus nei medesimi anni non vengono ritenuti tali, non venendo inseriti nell'[[albo d'oro del campionato italiano di calcio]]. E ciò nonostante entrambi i tornei fossero stati organizzati dalla FIGC, come si evince dal suo regolamento organico per le stagioni 1908 e 1909, e la stessa FIGC all'epoca dei fatti avesse definito il campionato federale vinto dalla Juventus nel 1908 come "maggior gara" (più importante) rispetto al campionato italiano vinto dalla Pro Vercelli nel medesimo anno.<ref>Chiesa, p. 19.</ref>
[[File:Inter 1º Scudetto 1909-10.jpg|thumb|left|upright|La rosa del primo scudetto nerazzurro nel 1910.]]
 
I cambiamenti non finirono però qui, poiché in questo periodo nacquero due nuovi ''club'' frutto di scissioni dalle società originarie. Già nel [[1906]] soci dissidenti della Juventus si erano riuniti a sportivi orfani delle altre defunte squadre del capoluogo piemontese, fondando il [[Torino Football Club|Torino]]. Anche a [[Milano]] nel [[1908]] il [[Associazione Calcio Milan|Milan]] subì un'analoga secessione che diede origine all'[[Football Club Internazionale Milano|Inter]].
 
Nel frattempo la Federazione, ora ridenominata [[Federazione Italiana Giuoco Calcio|FIGC]], fece una parziale marcia indietro riaprendo a quote di stranieri, ma soprattutto decise una drastica riforma del campionato. Sul modello della ''First Division'' inglese, nella stagione [[1909]]-[[1910|10]] il meccanismo del torneo venne semplificato iscrivendo tutte le nove partecipanti ad un ''Girone Unico'' che avrebbe determinato una classifica di cui la squadra che ne avesse guadagnato la testa a fine stagione avrebbe vinto il titolo. La scissione tra campionato federale e campionato italiano non venne completamente abolita perché, pur unificando i tornei, si decise di assegnare a fine stagione due titoli: la squadra composta da soli italiani meglio piazzata al termine della stagione avrebbe vinto il Campionato italiano, mentre la squadra "mista" (composta anche da stranieri) meglio piazzata avrebbe vinto il Campionato federale.<ref>Chiesa, p. 24.</ref> Alla fine del Campionato, però, essendo Inter e Pro Vercelli prime a pari merito a quota 25 punti, si decise di far disputare uno [[spareggio]] tra le due società per assegnare il titolo di campione federale, mentre il titolo di "campione italiano" fu assegnato alla Pro Vercelli, essendo la miglior classificata tra le squadre composte soltanto da giocatori italiani. Il successo arrise ai giovani nerazzurri dopo un polemicissimo spareggio contro i campioni uscenti [[Vercelli|vercellesi]], che, per protesta contro la FIGC riguardo alla scelta della data della disputa dello spareggio, schierò la quarta squadra comprendente giocatori dagli 11 ai 15 anni, che persero 10-3 contro la prima squadra dell'Inter.<ref>Chiesa, pp. 25-32.</ref> Per il forte comportamento antisportivo, la Pro Vercelli subì una pesante squalifica per decreto della Federazione, poi ridotta.
 
=== L'allargamento del torneo ===
{| class="wikitable" border="1" cellpadding="3" cellspacing="0" style="float:right"
|+ Albo d'oro del Campionato dell'Italia centro-meridionale
! Stagione
! Vincitore
! 2º posto
! Risultato finalissima
|-
| [[Prima Categoria 1912-1913#Torneo maggiore|1912-13]] || {{Calcio Lazio}} || {{Calcio Naples}} || 0 - 6 (vs. [[Football Club Pro Vercelli 1892|Pro Vercelli]])
|-
| [[Prima Categoria 1913-1914#Torneo maggiore|1913-14]] || {{Calcio Lazio}} || {{Calcio Internazionale Napoli}} || 1 - 9 (vs. [[Associazione Sportiva Casale Calcio|Casale]])
|-
| [[Prima Categoria 1914-1915#Torneo Peninsulare|1914-15]] || {{Calcio Lazio}} (Centro)<br />{{Calcio Internazionale Napoli}} (Sud) || – || <small>Interrotto per [[Prima guerra mondiale|cause belliche]].<ref>La [[FIGC]] interruppe il torneo quando giunse la notizia della mobilitazione contro l'[[Austria]]. Le classifiche furono dichiarate definitive, nonostante mancasse l'ultima giornata delle semifinali. Non si giocarono né la finale del centro-sud, né la finalissima nazionale.</ref>
|-
| [[Prima Categoria 1919-1920#Torneo Peninsulare|1919-20]] || {{Calcio Livorno}} || {{Calcio Fortitudo Pro Roma}} || align="center" | 2 - 3 (vs. [[Football Club Internazionale Milano|Inter]])
|-
| [[Prima Categoria 1920-1921#Torneo Peninsulare|1920-21]] || {{Calcio Pisa}} || {{Calcio Livorno}} || 1 - 2 (vs. [[Football Club Pro Vercelli 1892|Pro Vercelli]])
|}
La Federazione era a questo punto intenzionata ad allargare gli angusti confini del torneo, onde dargli davvero una valenza nazionale, ma il problema era, come si è detto, la nettissima differenza di valore fra le squadre provenienti dalle diverse parti del Paese. Nel [[1910]], comunque, la FIGC decise di innalzare il campionato veneto, che già si disputava da alcune stagioni, facendolo diventare parte del torneo nazionale a seguito dell'istituzione del "Comitato Regionale Veneto-Emiliano", a cui partecipò anche il [[Bologna Football Club 1909|Bologna]], unica squadra a cui fu riconosciuto il livello di Prima Categoria. Nel [[1911]] furono inserite in Prima Categoria il [[Vicenza Calcio|Vicenza]] e nel [[1912]] il [[Foot Ball Club Unione Venezia|Venezia]] a sfidare i campioni occidentali, ma in entrambi i casi dato il troppo elevato valore tecnico la [[Football Club Pro Vercelli 1892|Pro Vercelli]], nella gara conclusiva, inflisse loro sonore lezioni con cinque gol al passivo per i biancorossi e addirittura tredici per i neroverdi lagunari.
 
Per garantire la definitiva patente di nazionalità al titolo, la [[Federazione Italiana Giuoco Calcio|FIGC]] aveva però bisogno che il campionato coinvolgesse anche tutto il Centro e il Sud, e non solo la [[Pianura Padana]]. A quei tempi le formazioni meridionali disputavano vari tornei regionali inquadrati nella [[Terza Categoria]], livello differente dalla Promozione perché non tutte le società potevano permettersi il possesso di un campo sportivo di misure minime {{TA|({{M|90||m}} × 45 m}} per la Terza Categoria) e cintato per permettere l'accesso al pubblico a pagamento {{TA|(90 m × 50 m}} e cintato per la Promozione), limiti su cui la [[Federazione Italiana Giuoco Calcio|FIGC]] non ha mai derogato per nessuna squadra affiliata.
 
Data la disparità del numero delle società affiliate, per raggiungere l'obiettivo prefissatosi la Federazione non poteva non attuare una sfasatura tra l'organizzazione calcistica delle due parti del Paese, elevando d'ufficio i tornei del Sud alla Prima Categoria (per le squadre in possesso di un campo cintato di dimensioni {{TA|90 m × 50 m),}} pur non essendo tali raggruppamenti minimamente paragonabili al livello tecnico raggiunto da quelli del Nord ed apparendo dunque tale ricatalogazione puramente fittizia. Dato che contemporaneamente al Nord erano stati ristabiliti i ''gironi eliminatori'' regionali propedeutici al ''girone finale'', gli incontri conclusivi fra i campioni del Nord e quelli del Sud presero il nome di ''girone finalissimo'' o, semplicemente, di [[finalissima]]. Questo piano di riforma del campionato resosi necessario per l'introduzione di promozioni e retrocessioni fra le due categorie maggiori dell'epoca (Prima e Seconda Categoria), il cosiddetto progetto Valvassori-Faroppa, venne approvato all'assemblea federale del 31 agosto 1912 con 27 voti contro 21 e a grandi linee prevedeva:<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0005/articleid,1194_01_1912_0244_0005_24837293/|titolo=L'assemblea generale della Federazione del Foot-Ball|editore=La Stampa|data=2 settembre 1912|accesso=7 novembre 2010}}</ref>
[[File:Casalecampione.jpg|thumb|left|Il Casale dello storico scudetto 1913-1914.]]
 
*la disputa di tre gironi regionali: Piemonte, Lombardia (con la Liguria momentaneamente aggregata perché la stagione successiva andò a far parte integrante del Comitato Regionale Piemontese-Ligure – CRPL), Veneto-Emilia nell'Italia settentrionale di massimo sei squadre ciascuno; le migliori di ogni girone si sarebbero qualificate alle finali Nord Italia mentre l'ultima di ogni girone sarebbe retrocessa;
*l'istituzione di un torneo dell'Italia meridionale, anch'esso suddiviso in una prima fase a livello regionale e in una fase finale subnazionale tra i campioni regionali; la vincente del torneo centro-meridionale avrebbe affrontato per il titolo in [[finalissima]] i campioni del Nord;
Questo complicato meccanismo rese però sempre più lungo ed affollato il campionato perché, grazie al neo costituito campionato di [[Promozione (calcio)|Promozione]] che metteva in palio la promozione al massimo torneo, le retrocessioni stabilite sul campo venivano sistematicamente revocate all'inizio della stagione successiva grazie al progressivo e continuo allargamento del numero delle squadre ammesse alla massima categoria.
 
Nella stagione sportiva [[1913]]-[[1914]] venne la volta del piccolo ma grande rivelazione del torneo [[Associazione Sportiva Casale Calcio|Casale]], sorprendente formazione del [[Monferrato]] mentre il successivo torneo fu bloccato ad un passo dalla conclusione a causa dell'intervento italiano nella [[prima guerra mondiale]]. Per quest'ultima stagione il titolo del Genoa fu riconosciuto solo dopo la fine del conflitto.
 
=== La crisi del 1921 e la Prima Divisione ===
{| border="1" style="float:right"
|+ '''Il numero delle partecipanti'''<br> Nella tabella qui sotto, possiamo capire l'incremento esponenziale delle partecipanti al campionato nel corso degli '''[[Anni 1910|anni dieci]]''' e nell'immediato '''[[primo dopoguerra]]'''. Il torneo era riservato alle squadre del Triangolo Industriale fino al [[1912]], ammettendo nelle ultime due edizioni una rappresentante del Nord-Est alla [[finalissima]]. In quell'anno le società occidentali e quelle orientali vennero integrate in un unico campionato del Nord, ammettendo quindi alla [[finalissima]] la miglior squadra dell'Italia del Centro-Sud.
| align="center" bgcolor="#C0C0C0" width="25%"| Stagione
| bgcolor="#D0E7FF" align="center" width="25%"| Fase regionale
| bgcolor="#F5FAFF" align="center" width="25%"| Fase nazionale
| bgcolor="#EFEFEF" align="center" width="25%"| Finalissima
|-
| align="center" | [[Prima Categoria 1904|1904]] || align="center" | '''5''' || align="center" | '''3''' || align="center" |
|- bgcolor=#FAF8F0
| align="center" | [[Prima Categoria 1905|1905]] || align="center" | '''6''' || align="center" | '''3''' || align="center" |
|-
| align="center" | [[Prima Categoria 1906|1906]] || align="center" | '''5''' || align="center" | '''3''' || align="center" |
|- bgcolor=#FAF8F0
| align="center" | [[Prima Categoria 1907|1907]] || align="center" | '''6''' || align="center" | '''3''' || align="center" |
|-
| align="center" | [[Prima Categoria 1908|1908]] || align="center" | '''4''' || align="center" | '''3''' || align="center" |
|- bgcolor=#FAF8F0
| align="center" | [[Prima Categoria 1909|1909]] || align="center" | '''9''' || align="center" | '''4''' || align="center" |
|-
| align="center" | [[Prima Categoria 1909-1910|1909-10]] || align="center" | — || align="center" | '''9''' || align="center" |
|- bgcolor=#FAF8F0
| align="center" | [[Prima Categoria 1910-1911|1910-11]] || align="center" | — || align="center" | '''9''' || align="center" | '''and / rit'''
|-
| align="center" | [[Prima Categoria 1911-1912|1911-12]] || align="center" | — || align="center" | '''10''' || align="center" | '''and / rit'''
|- bgcolor=#FAF8F0
| align="center" | [[Prima Categoria 1912-1913|1912-13]] || align="center" | '''18''' || align="center" | '''6''' || align="center" | '''A Genova'''
|-
| align="center" | [[Prima Categoria 1913-1914|1913-14]] || align="center" | '''29''' || align="center" | '''6''' || align="center" | '''and / rit'''
|- bgcolor=#FAF8F0
| align="center" | [[Prima Categoria 1914-1915|1914-15]] || align="center" | '''36''' || align="center" | '''16''' || align="center" |
|-
| align="center" | [[Prima Categoria 1919-1920|1919-20]] || align="center" | '''48''' || align="center" | '''18''' || align="center" | '''A Bologna'''
|- bgcolor=#FAF8F0
| align="center" | [[Prima Categoria 1920-1921|1920-21]] || align="center" | '''64''' || align="center" | '''16''' || align="center" | '''A Torino'''
|}
Con la ripresa postbellica del [[1919]] cominciarono intensi dibattiti in vista di una riduzione e razionalizzazione del campionato, discussioni che sfociarono però in un nulla di fatto a causa dell'ostruzionismo delle ''provinciali'' che temevano per il proprio futuro all'interno di un eventuale torneo più elitario. L'Inter nel [[1920]] e la Pro Vercelli nel [[1921]] si laurearono così campioni dopo una lunghissima serie di gironi e partite, molte delle quali inutili e scontate. Nella stagione [[Prima Categoria 1920-1921|1920-21]] si arrivò addirittura a ben 88 squadre di cui 64 iscritte al torneo del Nord, quello di gran lunga più importante, tant'è che la [[finalissima]] si dovette disputare addirittura il 24 luglio.
[[File:Vittorio Pozzo.jpg|thumb|left|Vittorio Pozzo, ideatore del campionato di Prima Divisione.]]
 
Vittorio Pozzo, sostenuto dalle grandi società, presentò quindi un piano di riforma che prevedeva l'eliminazione delle eliminatorie regionali, sostituite con grandi gironi estesi all'intero Nord Italia; ciò postulava ovviamente una decisa decurtazione delle partecipanti al campionato riducendo le partecipanti a sole 24 divise in due gruppi, un livello leggermente superiore a quello delle 16 ammesse alle semifinali della stagione in via di conclusione, calcolato in modo da mantenere sostanzialmente invariato il numero di gare disputate dai futuri campioni d'Italia rispetto al recente passato. Il progetto Pozzo prevedeva così:<ref name=8lug>[http://emeroteca.braidense.it/gea/sfoglia_fascicolo.php?IDTestata=386&CodScheda=0BAM&PageRec=25&PageSel=12&PB=2&Anno=1921&Mese=07&Giorno=08&IDG=76594&RecSel=0 La Cronaca sportiva del lodigiano e del cremasco (08/lug/1921, Fasc. 25), p. 1]</ref>
#una '''[[Prima Divisione]]''', o '''Divisione A''' a 24 squadre, così suddivise: 7 del Piemonte, 5 della Lombardia, 3 della Liguria, 4 dell'Emilia, 3 del Veneto e 2 della Toscana.
#una '''[[Seconda Divisione]]''', o '''Divisione B''' a 48 squadre, a cui avrebbero partecipato le partecipanti al Campionato di Prima Categoria 1920-21 ma non ammesse alla nuova Prima Divisione, più le vincenti delle Finali di Promozione Regionale.
#una '''[[Terza Divisione]]''', o '''Divisione C''' a livello regionale, a cui avrebbero partecipato le squadre di Promozione non ammesse alla Seconda Divisione, più le vincenti dei campionati di Terza Categoria Regionale.
#una '''[[Quarta Divisione]]''', o '''Divisione D''' a livello regionale, corrispondente alla vecchia Terza Categoria Regionale.
Fu così che le 24 maggiori società italiane, approvando la riforma di Pozzo, si riunirono a Milano firmando il cosiddetto patto di Milano, che stabiliva che le squadre ammesse alla nuova Prima Divisione ridotta a 24 squadre sarebbero state solo loro.<ref name=15lug>[http://emeroteca.braidense.it/gea/sfoglia_fascicolo.php?IDTestata=386&CodScheda=0BAM&PageRec=25&PageSel=12&PB=2&Anno=1921&Mese=07&Giorno=15&IDG=76595&RecSel=1 La Cronaca sportiva del lodigiano e del cremasco (15/lug/1921, Fasc. 26), p. 1]</ref> Tale atto arbitrario generò alcune polemiche riguardo alla scelta delle 24 elette, perché se da un lato si ammettevano squadre che la stagione precedente avevano disputato campionati deludenti (come ad esempio il Brescia il cui giocatore Albertoni fu processato per professionismo e squalificato per due anni, eliminato nelle eliminatorie, e con il campo squalificato per ripetuti atti d'indisciplina, oppure l'Hellas Verona, eliminato nel girone Veneto), dall'altra parte si escludevano squadre che per meriti sportivi avrebbero avuto pieno diritto a parteciparvi, come la Bentegodi semifinalista subnazionale e Saronno e Trevigliese finaliste lombarde.<ref name=15lug/> Le piccole società ritenevano inoltre che il numero di promozioni dalla Seconda alla Prima Divisione fosse troppo ridotto: solo la vincente della Seconda Divisione avrebbe sostituito una retrocedenda dalla Prima Divisione, mentre le società minori pretendevano un numero maggiore di promozioni.<ref name=15lug/> Fu così che le società minori proposero un piano di riforma alternativo di quello Pozzo, il ''progetto delle società minori'', concordato a Novi e a Milano:<ref name=15lug/>
#'''Prima Categoria''' a 72 squadre, suddivise in otto gironi eliminatori.
#'''[[Promozione (calcio)|Promozione]]''', senza cambiamenti e con le sei vincenti promosse.
#'''[[Terza Categoria]]''', con l'esclusione delle terze squadre.
Il progetto prevedeva inoltre la disputa di una [[Coppa Italia]], riservata per le eliminate dalla Prima Categoria e dalla Promozione.
 
Fu così che Pozzo arrivò a presentare il suo progetto a [[Torino]], sede della [[Federazione Italiana Giuoco Calcio|Federazione]], in un clima di tensione la mattina di domenica 24 luglio, lo stesso giorno della [[finalissima]] fra [[Football Club Pro Vercelli 1892|Pro Vercelli]] e [[Associazione Calcio Pisa 1909|Pisa]] in programma nel pomeriggio nel capoluogo piemontese, e in occasione della quale il Consiglio Federale era stato convocato. Le piccole società, ritrovatesi a loro volta a [[Novi Ligure]] il giorno prima, erano decise a dar battaglia. E infatti il Consiglio Federale, con 113 voti contro 65, bocciò la riforma Pozzo. L'insofferenza delle società metropolitane era però giunta al culmine: fu così che 24 squadre, le più forti e rappresentative, abbandonarono la federazione fondando una [[Confederazione Calcistica Italiana]] col compito di organizzare un campionato sul sistema del [[Progetto Pozzo]] (ma con la sola differenza che le ultime classificate dei gironi di Lega Nord non sarebbero retrocesse direttamente, bensì avrebbero potuto disputare degli spareggi-salvezza contro le migliori compagini di Seconda Divisione).<ref name="blog.guerinsportivo.it">{{cita news|url=http://blog.guerinsportivo.it/blog/2011/02/15/lo-stile-di-rosetta/|titolo=Lo stile di Rosetta|pubblicazione=[[Guerin Sportivo|blog.guerinsportivo.it]]|autore=Stefano Olivari|data=15 febbraio 2011|accesso=13 gennaio 2012}}</ref> Nella stagione [[1921]]-[[1922]] si ebbero così due campioni, la [[FIGC|federata]] [[Unione Sportiva Novese|Novese]] e una confederale Pro Vercelli giunta al canto del cigno, mentre la Coppa Italia FIGC fu vinta dal sorprendente Vado Ligure, una squadra di Promozione; l'insostenibilità di una situazione senza sbocchi portò le due fazioni a riconciliarsi di fronte a un arbitro super partes e sulla base del [[Compromesso Colombo]], si che stabilì che:
* le due associazioni sarebbero state riunificate mediante lo scioglimento della [[Confederazione Calcistica Italiana|Confederazione]] e il reintegro delle società secessioniste nei ranghi federali;
* il campionato [[1922]]-[[1923|23]], ora denominato '''[[Prima Divisione]]''' sulla falsariga di quello organizzato dalla CCI, sarebbe stato composto da '''36 squadre''' suddivise in tre gironi;
* il nuovo torneo sarebbe stato gestito operativamente dalla '''Lega Nord''' e dalla '''Lega Sud''' della disciolta [[Confederazione Calcistica Italiana|Confederazione]] e ora integrate nell'organigramma della [[Federazione Italiana Giuoco Calcio|Federazione]];
* nel settore meridionale si manteneva la solita struttura dei campionati regionali, riservandosi di operare tutte le misure necessarie per elevarne il tasso tecnico;
* le vecchie categorie venivano abolite e tutte le squadre affiliate alla [[Federazione Italiana Giuoco Calcio|Federazione]] sarebbero state redistribuite su quattro livelli, di cui la [[Seconda Divisione]] e la [[Prima Divisione|Prima]], a carattere nazionale e gestite dalle Leghe Nord e Sud, mentre i '''Comitati Regionali''' [[Federazione Italiana Giuoco Calcio|federali]] avrebbero continuato a organizzare i campionati regionali dove le precedenti categorie "[[Promozione (calcio)|Promozione]]" e [[Terza Categoria]]" sarebbero state trasformate in [[Terza Divisione|Terza]] e [[Quarta Divisione]];
* a partire dalla successiva stagione [[1923]]-[[1924|24]], il campionato sarebbe stato formato da sole '''24 squadre''' mediante la retrocessione di dodici squadre e il blocco ''una tantum'' delle promozioni;
* la [[Federazione Italiana Giuoco Calcio|Federazione]] doveva riconoscere la piena validità del titolo di Campione d'Italia guadagnato dalla [[Unione Sportiva Pro Vercelli Calcio|Pro Vercelli]] nel concluso torneo confederale.
 
Il [[Compromesso Colombo]] consacrava così la nuova massima categoria, la [[Prima Divisione]], composta da una Lega Nord a 36 società, da ridursi a 24 a partire dalla stagione successiva, più una [[Lega Sud (calcio)|Lega Sud]] che invece continuava coi vecchi gironi regionali. La nuova Seconda Divisione comprendeva invece 48 società, suddivise in sei gironi da otto partecipanti, così stabilite:<ref>[http://emeroteca.braidense.it/gea/sfoglia_fascicolo.php?IDTestata=387&CodScheda=00KF&PageRec=25&PageSel=12&PB=2&Anno=1922&Mese=07&Giorno=07&IDG=76642&RecSel=0 La Cronaca sportiva (07/lug/1922, Fasc. 25), pp. 2-3.]</ref>
*4 perdenti gli spareggi previsti dal [[Compromesso Colombo]], più le 2 perdenti gli spareggi-salvezza del torneo CCI<ref name="blog.guerinsportivo.it"/>
*28 provenienti dalla Prima Categoria FIGC
*4 provenienti dalla Seconda Divisione CCI (i 4 campioni regionali)
*6 provenienti dalla Promozione FIGC (i 6 campioni regionali)
*2 provenienti dalla Venezia Giulia
*1 indicata dalla CCI
*1 indicata dalla FIGC
In seguito allo scioglimento o la mancata iscrizione di ben dieci delle aventi diritto a parteciparvi, furono ammesse al loro posto le seconde classificate dei campionati regionali di Promozione FIGC e Seconda Divisione CCI.<ref>[http://emeroteca.braidense.it/gea/sfoglia_fascicolo.php?IDTestata=387&CodScheda=00KF&PageRec=25&PageSel=12&PB=2&Anno=1922&Mese=11&Giorno=03&IDG=76653&RecSel=0 La Cronaca sportiva (03/nov/1922, Fasc. 36), p. 1.]</ref>
 
Di fatto, quindi, il campionato di Prima Categoria fu soppresso e al suo posto furono istituite due nuove categorie di livello subnazionale/interregionale gestite dalla Lega Nord:
*I livello: ''Prima Divisione'' a 36 squadre, campionato subnazionale (con gironi estesi a tutto il settentrione)
*II livello: ''Seconda Divisione'' a 48 squadre, campionato interregionale ma con fase finale subnazionale.
 
==Campionati di Prima Categoria==
{{C|Non si capisce cosa sia (la situazione attuale? (quando?) E se sì come ci si è arrivati da dove s'interrompe la descrizione storica?|calcio|agosto 2014}}
 
== Campionati per regione ==
Il numero di partecipanti può variare nel corso degli anni.
* '''Prima Categoria Abruzzo''': 5 gironi da 16 squadre
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* '''Prima Categoria Sicilia''': 8 gironi da 14 squadre
* '''Prima Categoria Toscana''': 6 gironi da 16 squadre
* '''Prima Categoria Trentino-Alto Adige''': 5 gironi da 14 squadre su base provinciale <small>(in [[provincia di Bolzano]] il campionato assume anche il nome tedesco di ''1. Amateurliga'', ovvero "prima lega dilettantistica")</small>
* '''Prima Categoria Umbria''': 2 gironi da 16 squadre
* '''Prima Categoria Veneto''': 8 gruppi di 16 squadre (7 gironi) e 15 squadre (un gruppo)
 
* '''Prima Categoria Italia''': 3 gruppi di 16 squadre
 
Totale: {{formatnum:1668}} squadre.
 
== Gli albori del calcio italiano ==
{{Vedi anche|Prima Categoria (campionato prime squadre)}}
Col nome di ''Prima Categoria'' erano conosciute le prime edizioni del [[campionato italiano di calcio]] fino al [[Primo dopoguerra]]. Quell'antico torneo, precursore dell'odierna [[Serie A]], non ha ovviamente alcuna relazione con l'omonima manifestazione odierna.
 
== Note ==