Architettura italiana: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Pil56-bot (discussione | contributi)
m →‎Architettura contemporanea: smistamento lavoro sporco e fix vari
Pil56-bot (discussione | contributi)
m →‎Architettura romanica: smistamento lavoro sporco e fix vari
Riga 27:
Le innovazioni planimetriche introdotte in [[Francia]] e [[Germania]] durante il periodo romanico non raggiunsero immediatamente l'Italia, dove, tra i secoli [[XI secolo|XI]] e [[XII secolo|XII]] si proseguì nella costruzione di impianti basilicali, solitamente privi di [[transetto]]. Tuttavia, [[Deambulatorio|ambulacri]] e cappelle radiali fecero la loro comparsa nell'[[abbazia di Sant'Antimo]] e ad [[Aversa]].
 
Nella seconda metà dell'XI secolo si registra la costruzione della [[Abbazia di Montecassino|chiesa abbaziale di Montecassino]], dotata di un transetto non sporgente dal corpo dell'edificio e di [[abside|absidi]] al termine di ciascuna delle tre navate. L'edificio più importante dell'Italia meridionale è però da ricercare nella [[Basilica di San Nicola (Bari)|basilica di San Nicola]] a [[Bari]] ([[1087]]), che presenta un transetto, sostegni alternati lungo la navata e due torri in facciata secondo l'uso [[Normanni|normanno]].
 
Nell'Italia centro-settentrionale invece si svilupparono le gallerie ad arcatelle (come nel [[Duomo di Modena]], con transetto non sporgente, tre absidi e [[Ghirlandina|campanile]] isolato), che trovarono notevoli applicazioni nel [[Romanico pisano]] ([[Duomo di Pisa|Duomo]] e [[Torre pendente di Pisa|campanile]] di [[Pisa]], [[Duomo di Lucca|Duomo]] e [[chiesa di San Michele in Foro]] a [[Lucca]], [[Duomo di Pistoia]] e altre chiese toscane, ma in parte influenzò anche l'[[architettura romanica in Sardegna|architettura romanica sarda]] e [[Corsica|corsa]]). Invece, in [[Lombardia]], la [[basilica di Sant'Ambrogio]] è ricordata per la sua copertura con [[volta a crociera|volte a crociera]] e [[Costolone|costoloni]] tra le più antiche d'[[Europa]].<ref>R. De Fusco, ''Mille anni d'architettura in Europa'', Bari 1999, p. 51.</ref>