Lingua primigenia: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Pil56-bot (discussione | contributi)
m smistamento lavoro sporco e fix vari
Riga 3:
 
== L'idea ==
L'idea che tutte le lingue del mondo derivino da una sola è molto antica. Essa era sostenuta dall'interpretazione letterale della [[Antico Testamento|Bibbia]], con [[Adamo]] ed [[Eva (Bibbia)|Eva]], prima coppia umana (la "lingua edenica" o "adamitica"), e successivamente con [[Noè]], "secondo Adamo", capostipite dell'umanità dopo il [[diluvio universale]]. Il mito della [[torre di Babele]] confortava l'idea che un tempo l'umanità si esprimesse in un unico idioma, prima della differenziazione delle molteplici lingue e dialetti. Per molti autori, fino ad epoche relativamente recenti, tale lingua primigenia, progenitrice di tutte le altre, era l'[[lingua ebraica|ebraico]].
 
Dato il carattere estremamente speculativo di ricerche che affondano così addietro nel tempo, la [[Société de linguistique de Paris]] pose, nel proprio atto costitutivo ([[1866]]) il veto a tutte le ricerche "glottogoniche" (tale è il nome delle ricerche tese a ricostruire la genesi finale di tutte le lingue)<ref>Banfi-Grandi 2008: 17. Si veda anche il paragrafo "L'ipotesi monogenetica", ivi, pp. 20 ss.</ref>.
Riga 9:
I sostenitori della [[monogenesi linguistica]] hanno formulato teorie secondo le quali una lingua originaria sarebbe stata parlata più o meno tra i 50 e 100.000 anni fa, il periodo ipotizzato dall'[[archeogenetica]] a causa della separazione [[filogenetica]] degli antenati di tutti gli uomini oggi esistenti. <!-- Ad ogni modo, non esiste nessuna garanzia che il protomondiale non sia più giovane (o più antico) rispetto a quanto è stato stabilito, a causa di ciò fare della filogenetica non è appropriato per datare il linguaggio. (??? Non si capisce cosa voglia dire questa frase-->
 
In uno scenario del genere, questa protolingua si sarebbe diffusa a partire da una piccola popolazione ad altre popolazioni a seguito della loro separazione. Va notato inoltre che essa non sarebbe necessariamente il primo linguaggio parlato in assoluto, ma solamente il più recente e comune antenato di tutte le lingue conosciute oggi, e potrebbe avere già avuto dietro di sé una lunga evoluzione, e addirittura potrebbe esser esistito insieme ad altre lingue di cui non è sopravvissuta alcuna traccia nei tempi storici. Per esempio, si discute se gli [[homo neanderthalensis|uomini di Neanderthal]] avessero la facoltà di parlare. Se ciò fosse vero, la loro lingua in tutta probabilità non sarebbe potuta derivare dalla protolingua mondiale di cui si sta parlando. Inoltre, se avessero avuto un linguaggio, ciò porterebbe argomenti a favore della tesi dell'esistenza di una lingua originaria (pur non permettendo di avanzare ipotesi a proposito della sua forma), perché comporterebbe che l'[[origine della lingua]] sia antecedente alla separazione filogenetica umana.
 
Tra l'altro, dato che forse tutti gli esseri umani odierni discendono da una [[Eva mitocondriale]] - una donna che si ritiene vivesse in Africa circa 150.000 anni fa -, si è ipotizzato che la lingua primigenia potesse essere datata approssimativamente in quel periodo.<ref>{{Cita web |url=http://findarticles.com/p/articles/mi_qa3651/is_199601/ai_n8757319/pg_1 |autore=Ruhlen, Merritt |wkautore=Merritt Ruhlen |data=1996 |titolo=Language Origins |editore=National Forum |accesso=10 novembre 2007}}</ref> Ci sono anche teorie su un effetto a collo di bottiglia sulla popolazione umana, soprattutto la [[teoria della catastrofe di Toba]], la quale ipotizza che la popolazione umana ad un certo punto, 70.000 anni fa, si sia ridotta a 15.000 o 2.000 individui.<ref>{{Cita web |url=http://news.bbc.co.uk/1/hi/sci/tech/2975862.stm |titolo=When Humans Faced Extinction |autore=Whitehouse, David |editore=BBC News Online |data=9 giugno 2003 |accesso=10 novembre 2007}}</ref> Se tale collo di bottiglia si ebbe realmente è possibile che la protolingua mondiale risalga a questo periodo, anche se ciò non implica che sia anche il momento in cui sia emerso il linguaggio come capacità.
Riga 16:
 
== Storia ==
Nel 1917 il linguista russo [[Nikolay Yakovlevich Marr|Nikolay Marr]] espose una teoria monogenetica di lingua che faceva risalire tutte le lingue moderne a quattro esclamazioni primordiali.
 
Attingendo all'opera di [[Vladislav Illich-Svitych]], il linguista americano [[Joseph Greenberg]] sostenne che parentele a lunga distanza possono essere dimostrate concentrandosi sull'approccio controverso che chiamò "la [[comparazione lessicale di massa]]". Le lingue sono comparate con l'uso di un insieme limitato di parole (includendo parole funzionali e [[affisso|affissi]]) semplicemente facendo affidamento sulle [[parole imparentate|parole affini per origine]]. Usò questo metodo per stabilire una classificazione delle [[lingue africane]]. Il suo lavoro ha suscitato un profondo interesse anche al di fuori della comunità [[linguistica]]. Ed è un argomento ancora molto dibattuto.
Riga 85:
* Emanuele Banfi, Nicola Grandi (a cura di), ''Le lingue extraeuropee: Asia e Africa'', Roma, Carocci, 2008 - ISBN 978-88-430-4493-1
* Hock, Hans Henrich & Joseph, Brian D. (1996). ''Language History, Language Change, and Language Relationship: An Introduction to Historical and Comparative Linguistics''. Berlino: Mouton de Gruyter. Capitolo 17.
* Caterina Marrone, ''Le lingue utopiche'', Stampa Alternativa&Graffiti, Viterbo 2004, pp. &nbsp;338, Isbn 978-88-7226-815-5
 
== Voci correlate ==