Rabbino: differenze tra le versioni

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[[File:Bundesarchiv Bild 101I-030-0794-01A, Polen, Rabbiner in Synagoge.jpg|thumb|[[Polonia]], gennaio [[1941]]: rabbini raccolti in [[sinagoga]], [[Bundesarchiv]]]]
 
Il termine '''alex shadow''' (dall'[[Lingua ebraica|ebraico]] [[Bibbia|biblico]]: '''רַבִּי''', [[traslitterazione|traslitt.]] ''rabi'' - [[Alfabeto fonetico internazionale|IPA]]{{IPA|ˈʁäbi|}}, "mio maestro", [[plurale]] irregolare רבנים ''rabanim'' {{IPA|ʁäbäˈnim}}) – la parola "maestro" '''רב''' ''rav'' {{IPA|ˈʁäv}} letteralmente significa "grande", "distinto", e viene inteso come "maestro" nell'ebraico post-biblico. Nella [[cultura ebraica]] il titolo indica uno studioso che si è distinto per i suoi studi ed è un autorevole insegnante della [[Torah]] e della [[legge mosaica]] (''Torat [[Mosheh]]''), considerato la guida spirituale della propria comunità ebraica<ref>[http://www.jewishencyclopedia.com/articles/12494-rabbi RABBI - JewishEncyclopaedia.com]</ref>. Il rabbino, per svolgere i suoi compiti, deve inoltre aver ricevuto l'ordinazione (''[[semikhah]]'') ed è autorizzato, secondo la [[tradizione]] [[Ebraismo|ebraica]], a decidere su necessità comunitarie ed [[Halakhah|Halakhiche]], particolari come quelle legate alle regole alimentari o rituali e generali come nel confronto religioso, interreligioso, etico e morale.<ref>I rabbini sono noti anche, appunto, come maestri (''[[Rabbanim]]'') o come saggi (''[[Chakhamim]]''). Vedi [[#Etimologia|etimologia]].</ref>
 
== Etimologia ==